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Questa sera a Berlino è stata presentata ufficialmente la nuova Volkswagen Golf VII. Come vuole la tradizione, il nuovo modello non introduce stravolgimenti eclatanti in termini stilistici rispetto alla generazione precedente, almeno per quanto riguarda l’aspetto esterno, ma si inserisce pienamente nel solco tracciato dalla gamma Golf nel corso degli ultimi 38 anni.
Volkswagen Golf: un'eveluzione costante
La segmento C tedesca ricopre da sempre un ruolo fondamentale all’interno della gamma del costruttore di Wolfsburg, tanto da essere sempre stata una delle vetture più vendute a livello assoluto sui mercati del Vecchio Continente. Per questo motivo principalmente, ogni nuovo modello di Golf che è stato presentato non ha mai tagliato di netto i ponti con il passato, ma ha sempre rappresentato in qualche modo un’evoluzione della generazione precedente.
Dopo 28 milioni di esemplari venduti, la Golf ormai può essere considerata a tutti gli effetti un modello cult e non avrebbe senso quindi stravolgere la sua natura. Anche la Golf VII infatti si rivela come una naturale evoluzione della precedente generazione, come dimostrano numerosi dettagli stilistici. Discorso totalmente diverso invece per quanto riguarda il design degli interni, le tecnologie di bordo e la piattaforma meccanica utilizzata, aspetti che sono stati completamente riprogettati dal costruttore tedesco.
Come in passato, esternamente la Golf di settima generazione si distingue per un design lineare, a tratti minimalista, fatto di linee tese e pulite unite a forme morbide. La sezione anteriore della nuova Golf è dominata dai gruppi ottici che integrano le luci diurne a LED dalla conformazione squadrata e gli indicatori di direzione. Al centro domina una calandra sottile ed allungata, impreziosita da una modanatura cromata, mentre la parte inferiore del paraurti sfoggia una presa d’aria dalle dimensioni piuttosto contenute, che viene affiancata dai fari fendinebbia.
Dimensioni più generose
È la fiancata a rivelare con maggior forza le nuove proporzioni della Golf VII, che si dimostra cresciuta di 56 mm in lunghezza e di 13 mm in larghezza, mentre l’altezza risulta essere diminuita di 28 mm, a tutto vantaggio dell’aerodinamica. La zona laterale mostra cerchi in lega dalle grandi dimensioni, mentre il taglio dei finestrini si dimostra maggiormente assottigliato rispetto al passato, un dettaglio che contribuisce a conferire alla nuova Golf un aspetto complessivamente più slanciato.
La sezione di coda si caratterizza per i gruppi ottici concepiti con un linguaggio stilistico nuovo, che rivela un taglio nettamente più aggressivo e affilato, capace di conferire alla vettura un aspetto più sportivo. I due fari sono tenuti insieme da una nervatura che “taglia” di netto il portellone del bagagliaio, attraversando nel mezzo il grande logo Volkswagen che campeggia al centro del posteriore. Sopra al lunotto spicca uno spoiler, mentre il paraurti è caratterizzato da forme morbide e avvolgenti.
“La sezione di coda si caratterizza per i gruppi ottici concepiti con un linguaggio stilistico nuovo, che rivela un taglio nettamente più aggressivo e affilato, capace di conferire alla vettura un aspetto più sportivo”
La nuova generazione ha perso 100 Kg di peso
Dimagrita sensibilmente, la Golf VII guadagna rispetto alla precedente ben 100 kg di leggerezza - a tutto vantaggio dei consumi e delle emissioni – di cui 63 guadagnati lavorando solamente su cambio e architettura, mentre saldature e punti di giunzione meccanici sono calati di peso grazie all’adozione di nuove tecnologie di lavorazione, oltre che di materiali più recenti.
Se è vero che esteriormente la Golf VII non è stata rivoluzionata rispetto alla generazione precedente, è altrettanto vero che molte novità sono osservabili una volta aperta la portiera, che permette di accedere ad un abitacolo al contempo sontuoso ed ordinato, senza sconfinare negli eccessi presenti su vetture di segmento superiore ma mantenendo il piacevole equilibrio tipico delle vetture di Wolfsburg con l’aggiunta di un tocco di stile.
Interni: eleganti e raffinati
Ecco quindi che le plastiche sobrie e filanti dell’ambiente interno vanno ad ospitare una serie di bei dettagli cromati molto spesso inseriti all’interno di superfici lucide, con un tunnel centrale destinato ad ospitare portaoggetti e cambio caratterizzato da linee di forza esterne destinate ad originare i tratti della plancia, al cui centro cattura l’attenzione il monitor LCD touchscreen da 5 e 8 pollici destinato alla gestione dei dispositivi di infotainment.
Altro elemento di sicuro interesse è il volante a tre razze a fondo piatto con particolari metallizzati e comandi al volante, questi ultimi disposti su una serie di superfici lucide adottate anche per la razza inferiore sdoppiata. L’eleganza generale dell’atmosfera è sottolineata dalla filosofia stilistica impiegata per la strumentazione, sia analogica che digitale ed alloggiata al di sotto di una generosa palpebra, oltre che dai cromatismi a contrasto impiegati per i rivestimenti delle portiere e le sellerie in pelle con cuciture a vista.
Motorizzazioni
Al di sotto del cofano della Golf VII dovrebbero pulsare svariate unità in grado di erogare diversi valori di potenza, tra cui dei benzina della famiglia EA211 dotati di tecnologia per la disattivazione dei cilindri (onde abbattere consumi ed emissioni) in grado di erogare da 60 a 150 CV di potenza. Per quanto concerne invece le unità a gasolio queste dovrebbero appartenere alla famiglia EA288, che avranno la capacità di abbracciare valori di potenza tra loro molto eterogenei in un arco che va dai 90 ai 190 CV.
Maggiori dettagli ed ulteriori informazioni ufficiali seguiranno nelle prossime ore.
Volkswagen
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https://www.volkswagen.it/it.html
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