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A me la nuova Subaru XV è piaciuta. E voi potreste dire: E chi se ne frega? In realtà però la mia è una certezza che va al di là delle sensazioni od opinioni, e si basa su una serie di dati oggettivi. Anzitutto il look: sebbene si tratta di una vettura completamente diversa rispetto al modello passato, all’apparenza potrebbe sembrare “solo” un restyling. Eppure, a ben vedere le differenze ci sono: la firma luminosa rimane importante, con fari adattivi full Led e luci diurne anch’esse a Led; la calandra piccola e nera, che rimane in risalto rispetto a un comparto anteriore sobrio come il resto della carrozzeria nella colorazione grigio kakhi pensata per il lancio; l’eye sight, il sistema di protezione di guida attiva che va a coprire svariate voci e che si declina soprattutto nel sistema di telecamere disponibili nella parte alta del parabrezza.
In fiancata, e in generale le linee sembrano più spigolose; i gruppi ottici posteriori leggermente più grandi, mentre sulle fiancate rimangono i rinforzi alla carrozzeria, utili e pensati soprattutto per la guida in off road. Il bagagliaio cresce, di cinque litri con i sedili posteriori alzati (da 380 a 385) e di ventiquattro con i sedili posteriori abbassati (toccando gli 835 litri). A bordo si nota subito la differenza rispetto al passato, perché se non raggiunge ancora i brand premium, il feeling che rimane già alla prima occhiata segna un tangibile passo in avanti rispetto al modello precedente. La cucitura che taglia trasversalmente la plancia nel lato passeggero riprende a giorno quelle dei sedili e del tunnel centrale, con la leva del cambio investita della stessa chiave cromatica.
La palpebra superiore al centro della plancia rimane e racchiude informazioni che hanno maggiore cura nell’interfaccia rispetto al passato: soprattutto il computer di bordo posto sopra il display touchscreen da 8 pollici racchiude tutte le informazioni utili per il fuoristrada, come la ripartizione della coppia e l’inclinazione della nostra Subaru XV. La qualità delle plastiche negli interni è migliorata, e sebbene rimangano tanti tasti sulle razze del volante, è anche vero che sono organizzati in maniera razionale, al pari del cruscotto, che rivela un’impostazione classica con tachimetro, contagiri e un piccolo computer di bordo davanti agli occhi. Sotto il display centrale gli elementi circolari del climatizzatore automatico sdoppiato e la leva del cambio. Ancora più indietro, vicino al poggiabraccio che rivela un vano capiente, c’è tra gli altri il pulsante di attivazione dell’X-Mode, mentre anticollisione e ausilio della corsia sono disposti sul cielo, vicino allo specchietto interno.
Trazione integrale permanente, con motorizzazioni benzina da 1.6 e 2.0 litri, Subaru XV si declina quindi in due potenze, da 114 e 156 CV. Nota amara per gli amanti del diesel: da noi non arriverà a gasolio; la volete ancora diesel? Dovrete rifarvi al modello precedente che resterà in listino. Il motore boxer rimane un cardine imprescindibile di Subaru, così come la trazione integrale, che sposta la ripartizione fino a una proporzione di 60:40 e che su XV si abbina a un minore rollio e a una grande stabilità. Inoltre è stata migliorata la rispondenza dello sterzo, di una frazione di secondo che si sente in misura concreta soprattutto nelle manovre improvvise.
Dotata di start and stop, Subaru XV è il SUV compatto ideale per chi voglia farne un uso non sempre convenzionale, per chi non si voglia avvicinare alla massa mantenendo un forte tratto distintivo, per chi, in una parola, vuole una vettura indistruttibile. In fase di presentazione a Riga, in Lettonia, i concetti sono stati fondamentalmente tre, e sono poi quelli racchiusi nella filosofia XV: Safe, Fun, Tough. Tradotto: sicura, divertente, tenace. Una esploratrice tenace per lanciarsi in ogni genere di percorso, in ogni genere di situazione, con ogni genere di condizione climatica, in totale sicurezza.
Il concetto di sicurezza passa, oltre che dalla trazione integrale permanente, dai dettami della tecnologia Eye Sight ma anche da quell’X-Mode che ci viene in soccorso ogni qualvolta le condizioni intorno a noi peggiorino. Tradotto: soprattutto in discesa, mantiene la velocità impostandola automaticamente a seconda dell’uso del pedale del freno, in modo che il driver abbia solo l’esigenza di controllare le traiettorie sul volante. Lo abbiamo provato su una pendenza del 30%, ovviamente in discesa, e non ci siamo mai trovati in difficoltà. Davvero eccellente. X-Mode si pone al centro tra i pilastri di sicurezza e divertimento. Il divertimento passa tutto dall’off road, anche se non va dimenticata la presenza della compatibilità, a livello di sistema infotainment con Apple Carplay e Android Auto.
La tenacia e la forza di XV si traducono invece in due concetti: 5 stelle Euro NCAP nei cresh test e fregio di auto più sicura in Giappone. L’esperienza di bordo è davvero notevole, a patto di non andare mai a cercare prestazioni o spunti particolari in accelerazione, quando arriva il famigerato effetto scooterone nell’abitacolo, complice il cambio Linear Tronic CVT scelto per XV. Si tratta di una trasmissione con simulazione di marce che indubbiamente premia la guida uniforme, quella senza strappi, quella in fuoristrada, ma che con difficoltà, almeno in questo momento, si applica a una guida nervosa come quella del mercato italiano. Non è un cambio che va male, intendiamoci, ma come abbiamo già detto in parecchie videoprove qui su Automoto.it, bisogna entrarci in sintonia.
Cambio a parte, Subaru XV è certamente confortevole e sicura: limitato il rollio della passata edizione, si comporta in maniera sincera e in fuori strada ci permette passaggi agili su terreni complicati. E’ più fuoristrada di tanti SUV, è pronta per un uso anche estremo. Sarà lanciata in Italia nel weekend del 20 gennaio 2018, ma già adesso il consiglio è di passare in concessionaria, per vederla e per ordinarla. Quattro gli allestimenti: si parte dai 23.000 della Pure 1.6 litri benzina, e si arriva ai 31.000 della Premium, cui non manca proprio nulla dal punto di vista degli optional. Volete invece il 2.0 litri? Si parte da 30.000 e si arriva a 33.000, sempre in versione Premium. Da non dimenticare, assenza del diesel a parte, l’arrivo della versione GPL, circa sei mesi dopo il lancio dei boxer benzina. Il costo? Circa 1.500 euro in più, ma saremo precisi nei prossimi mesi. In definitiva, se cercate un SUV-crossover compatto, con un raggio di sterzata da 5.4 metri, maneggevole, non convenzionale e per pochi date un’occhiata a Subaru XV. Ne vale la pena.
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