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Si scalda ancora il già difficile tema del Green Pass in Italia e s’infiammano addirittura, le conseguenti proteste. Per venerdì è atteso uno sciopero di portuali e autotrasportatori che potrebbe mettere in crisi il Paese intero, se fosse massiccio. I fronti più caldi sono sparsi a macchia di leopardo in tutta Italia. A nord è Trieste a veder alzare la voce dei portuali, molti pare non vaccinati, ma anche Genova potrebbe seguire il medesimo comportamento e in parte La Spezia. Il blocco dei porti è programmato a oltranza, con adesioni previste fino al 40%.
Pesante anche il clima delle associazioni autotrasportatori: alcune valutano di invitare le imprese a fermare i camion, se il Certificato Verde discriminasse lavoratori nostrani ed esteri (che arrivano senza green pass). Si parla apertamente di rischio che il trasporto in Italia si blocchi, dal giorno 15 ottobre 2021. Può accadere qualora non venissero ascoltate alcune proposte nette e contro il Green Pass di chi, lato suo, vanta di non essersi fermato al tempo “per non fermare l’Italia” (inizio 2020).
Nel concreto qualcosa si sta già muovendo, il Ministero dell’Interno invita a mettere a disposizione del personale portuale sprovvisto di Green pass i test gratuiti, ma pare non bastare il tampone senza spesa. Qualcuno vuole abolire del tutto il Certificato Verde, in quanto reputato strumento politico invece che sanitario.