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Offenbach - Hyundai fa sul serio non solo tra i SUV, dove con ix-35 e SantaFe ha saputo costruirsi la reputazione che oggi le viene riconosciuta, ma anche tra le vetture più cittadine: alla conferma della i10, di cui i vertici della filiale italiana sono estremamente soddisfatti, si sta infatti per affiancare una nuova proposta nel segmento superiore (il B) studiata e costruita in Europa per soddisfare le esigenze dei clienti del Vecchio Continente.
Grandi investimenti
Una proposta, quella della seconda generazione della i20, per la quale Hyundai ha investito più di 500 milioni di euro per ampliare lo stabilimento turco di Izmit da cui usciranno 100.000 di i20 l'anno di cui 24.000 dirette in Italia.
Un numero importante, decisamente superiore alle 500 unità al mese oggi immatricolate dalla filiale italiana del costruttore coreano, che secondo le stime dovrebbe essere la risultante di un prodotto decisamente più interessante del precedente ma soprattutto di una situazione di mercato in cui importanti player (tra cui Fiat) vantano proposte anagraficamente più datate.
Evoluzione stilistica
Ultima evoluzione dello stile Fluidic Sculpture 2.0 la i20 si distingue per l'interessante scelta del montante posteriore nero lucido, che offre un senso di continuità tra la superficie vetrata laterale e quella posteriore. Ma quello del montante non è l'unico dettaglio raffinato: i proiettori vantano luci a led (anteriori solo diurne) dallo stile molto raffinato e soluzioni aerodinamiche interessanti che hanno permesso di abbattere il Cx da 0,32 a 0,30.
Cresciuta nelle dimensioni di 40 mm rispetto alla precedente (ora è lunga 4,03 m) la nuova i20 è più larga di 24 mm e più bassa di 16 mm. Numeri che sono frutto non solo dello stile rinnovato ma anche di una piattaforma completamente riprogettata in funzione del nuovo modello, che rispetto al precedente aveva tra gli obiettivi principali quello di offrire maggior spazio a bordo: grazie a 45 mm in più di passo (ora 2,57 m) i tecnici sono riusciti ad offrire un bagagliaio di 326 litri (+10%) che possono diventare 1.042 abbattendo gli schienali posteriori.
La nuova piattaforma porta con sé non solo la possibilità di concedere più spazio a bordo ma anche quella di utilizzare acciai altoresistenziali per il 46% del totale (prima era il 16%) a tutto vantaggio della rigidità torsionale che ora è migliorata del 64%. Numeri che fanno il paio con l'introduzione di un inedito schema sospensivo posteriore - che ora adotta ammortizzatori verticali e con corsa allungata - e con l'adozione di un inedito servosterzo elettrico denominato MDPS.
Orientata verso il guidatore
Internamente la plancia vanta una soluzione interessante per quanto concerne il guidatore, visto che la consolle è inclinata di 5° verso il posto guida, a tutto vantaggio di una sensazione di "avvolgimento" a cui gli stilisti Hyundai tenevano davvero moltissimo. Una sensazione che si accompagna a colori di interni più tradizionali, come il Confort Grey o il Grey Blue, o decisamente più caldi ed eleganti come l'Elegant Beige ed il Cappuccino.
Propulsori
I colori della carrozzeria, invece, vanno dai pastello Pure White e Baby Elephant ai metallizzati Aqua Sparkling, Iced Coffee, Star Dust, Sleek Silver passando per i perlati Phantom Black, Mandarine Orange e Red Passion. La gamma motori, tutta euro 6, propone quattro unità: gli 1.25 litri della serie Kappa da 70 ed 84 CV (cambio manuale cinque marce) ed il 1.4, anch'esso della stessa famiglia di quadricilindrici, da 100 CV e 135 Nm di coppia massima a 3.500 giri. Per quest'ultima unità sarà disponibile anche un cambio automatico CVT a variazione continua.
Per quanto concerne i diesel, invece, la gamma si apre con i 75 CV del 1.1 litri per chiudersi a quota 90 CV con il più potente 1.4. Per entrambi cambio a sei marce. Spazio anche al GPL: a poche settimane dal lancio, presumibilmente in primavera, in Italia sarà disponibile anche la versione a gas (prodotta in collaborazione con BRC) basata sul motore 1.2 in entrambi i livelli di potenza. Per il momento non sono stati resi noti i prezzi anche se i vertici italiani di Hyundai assicurano essere sostanzialmente allineati a quelli del modello attuale.