Nuova Cupra Terramar: scende in campo e le ha tutte contro. Top e Flop

Nuova Cupra Terramar: scende in campo e le ha tutte contro. Top e Flop
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Il nuovo suv di Cupra sbarca sul mercato con un piglio sportivo e motorizzazioni parecchio interessanti ed è pronto a insidiare la cugina Volkswagen Tiguan e la nuova Mini Countryman. Come se la caverà?
14 ottobre 2024

Sembra che Cupra non la smetta di tirare fuori i conigli dal cilindro magico e così, una dopo l’altra, sta proponendo nuovi modelli – o rinnovati – che ingolosiscono molto anche i clienti dei mercati europei. La formula vincente è sempre la stessa: design sportivo, motori potenti e prezzi non troppo alti.

A conquistare i cuori, questa volta, ci pensa la nuova Cupra Terramar che, con i suoi 452 centimetri di lunghezza, si piazza a pieno titolo all’interno dei SUV di medie dimensioni.

Il design posteriore della nuova Cupra Terramar
Il design posteriore della nuova Cupra Terramar
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IL DESIGN

Vista da fuori la Terramar ricorda un po’ la Formentor, ma sotto steroidi. Le dimensioni, infatti, fanno segnare una lunghezza di 452 centimetri per un’altezza di 187 centimetri. Il design anteriore mantiene un certo family feeling con il restyling della Formentor e della Leon, con una differenza sostanziale: i fari. La Terramar, infatti, dispone dei fari a Led Matrix, che consentono di proiettare informazioni o scritte sul manto stradale.

Il design laterale è movimentato da una linea che, a partire dai passaruota anteriori, si spinge fino alla portiera posteriore mentre, al posteriore, catturano l’attenzione gli inediti fari, abbinati a sistemi di scarico differenti per ciascuna versione. Ciò che non manca, anche sulle configurazioni base, è la sportività del look.

Uno degli elementi che rendono unica la Terramar è il suo sofisticato sistema di sospensioni DCC Pro, optional, che permette di regolare lo smorzamento degli ammortizzatori su ben 15 livelli. Questa funzione offre un’esperienza di guida estremamente personalizzabile, consentendo di adattare l’assetto del veicolo a seconda del tipo di strada o del proprio stile di guida. In aggiunta, la versione più performante beneficia di un impianto frenante con pinze a sei pistoncini.

Gli interni della nuova Cupra Terramar
Gli interni della nuova Cupra Terramar

GLI INTERNI

All'interno, la Cupra Terramar offre un mix raffinato di design sportivo e materiali di pregio. L’abitacolo si distingue per la cura nei dettagli, dall’utilizzo di similpelle sostenibile fino alla buona qualità costruttiva che elimina buona parte delle vibrazioni, anche su superfici irregolari. La versione plug-in hybrid propone un bagagliaio che parte da una capienza di 400 litri, espandibile a 610 litri grazie ai sedili posteriori scorrevoli, offrendo così una notevole versatilità.

Il sistema di infotainment è dotato di un grande schermo digitale, integrato con l’head-up display che proietta le informazioni di guida sul parabrezza, riducendo la necessità di distogliere lo sguardo dalla strada.

La nuova Cupra Terramar
La nuova Cupra Terramar

MOTORI E PREZZI

La Cupra Terramar è disponibile con diverse opzioni di motorizzazione, a partire dalla versione Mild Hybrid da 150 CV, pensata per chi desidera un equilibrio tra prestazioni e consumi ridotti, fino alle più potenti versioni benzina e plug-in hybrid. La variante ibrida plug-in con 272 CV rappresenta un buon compromesso e promette di percorrere circa 120 km in sola modalità elettrica.

La gamma della Cupra Terramar parte da un prezzo di 42.250 euro per la versione Mild Hybrid da 150 CV e arriva a 59.950 per l’edizione America’s Cup da 272 CV.

TOP e FLOP

Pro

  • Design; Interni

Contro

  • Prezzo Top di Gamma

LE CONCORRENTI

A insidiare la nuova Cupra Terramar ci pensano due pietre miliari del segmento dei suv medi. Entrambe rinnovate da poco, la Volkswagen Tiguan – parente della Cupra - e la Mini Countryman, hanno tutte le carte in regola per sfidare ad armi pare il nuovo SUV di Cupra.

La prima, che offre una gamma motori davvero ampia, è quella che più si adatta alle tasche di tutti mentre, la seconda, pur con un prezzo d’accesso relativamente accessibile, è più pretenziosa. 

 

Volkswagen Tiguan
Volkswagen Tiguan

VOLKSWAGEN TIGUAN

La Volkswagen Tiguan è da tempo considerata un pilastro nel mondo dei SUV. Dal suo esordio nel 2007, questo modello ha conquistato il mercato con oltre 7,5 milioni di unità vendute, superando persino l'iconica Golf in termini di volumi globali.

Arrivata alla sua terza generazione, la Tiguan ha intrapreso un importante percorso di rinnovamento grazie all’adozione della piattaforma MQB Evo, che ha permesso di ottimizzare sia il design che la meccanica. Le dimensioni sono state leggermente riviste: il SUV ora misura 453 cm di lunghezza (3 cm in più rispetto alla versione precedente), 184 cm di larghezza e 164 cm di altezza, garantendo una maggiore presenza su strada. Il nuovo modello si distingue anche per un coefficiente aerodinamico ridotto, sceso a 0,28, migliorando così l’efficienza e le prestazioni.

La Tiguan si ispira ora all'estetica della Touareg, sfoggiando linee più decise e un frontale rinnovato: tra le novità spiccano i nuovi fari Matrix IQ.Light2 HD, opzionali, che integrano ben 19.200 LED ciascuno, offrendo una visibilità superiore e un’estetica futuristica. La calandra è stata ridisegnata per integrarsi armoniosamente con i fari, sostituita da una sottile striscia che attraversa l’intera larghezza del veicolo, accompagnata da un’ampia presa d’aria inferiore che ottimizza il raffreddamento e l’aerodinamica complessiva.

Un’ulteriore novità stilistica è rappresentata dall'inclinazione del parabrezza, che conferisce al cofano un aspetto più pronunciato e slanciato, enfatizzando la natura muscolosa del SUV.

L’abitacolo della nuova Tiguan è stato ripensato per offrire un ambiente più moderno e tecnologico. Al centro della plancia spiccano gli schermi dell’infotainment, disponibili in versioni da 13 e 15 pollici, che integrano anche i comandi del climatizzatore, una scelta che contribuisce a ridurre la quantità di pulsanti fisici ma potrebbe rendere meno agevole la regolazione durante la guida. Il quadro strumenti digitale, da 10,25 pollici, e l’head-up display, che proietta le informazioni principali quasi al di sopra del parabrezza, completano il pacchetto tecnologico.

Sulla console centrale debutta un nuovo rotore con display OLED, utilizzato per la selezione delle modalità di guida e altre funzioni di controllo. Inoltre, il selettore del cambio è stato spostato vicino al volante, liberando così ulteriore spazio per vani portaoggetti aggiuntivi. Per un comfort superiore, è possibile optare per i sedili ErgoActive Plus con funzione massaggio, disponibili come optional. Il bagagliaio offre una capienza di 652 litri, guadagnando 37 litri rispetto alla versione precedente, rendendolo perfetto per chi cerca un’auto versatile anche per i viaggi in famiglia.

La gamma motori della nuova Tiguan include due nuove opzioni plug-in eHybrid, in grado di percorrere fino a 100 km in modalità completamente elettrica. La versione d’ingresso combina un motore 1.5 TSI con un’unità elettrica, generando una potenza complessiva di 204 CV. Per chi desidera più grinta, è disponibile una versione potenziata che arriva a 272 CV.

Oltre alle varianti ibride plug-in, la Tiguan offre anche due motori a combustione interna tradizionali e due versioni mild hybrid, garantendo un ampio ventaglio di scelta tra efficienza e prestazioni.

La Volkswagen Tiguan si posiziona in una fascia di mercato competitiva, con il modello base 1.5 eTSI EVO ACT Life DSG proposto a partire da 39.700 euro. La versione diesel 2.0 TDI SCR EVO R-Line DSG arriva invece a 48.700 euro, mentre le versioni plug-in hybrid partono da 49.850 euro.

Top e Flop

Pro

  • Design; Bagagliaio

Contro

  • Comandi clima
Mini Countryman
Mini Countryman

MINI COUNTRYMAN

La terza generazione della Mini Countryman segna un importante cambiamento per il SUV britannico, che cresce in dimensioni e si propone con un design rinnovato e soluzioni tecnologiche di alto livello. Con un aumento di 14 cm rispetto alla generazione precedente, ora la lunghezza complessiva raggiunge i 445 cm, posizionando la Countryman tra le crossover di medie dimensioni. Sebbene il nome richiami una vettura compatta, li tempi sono cambiati e così da Mini, diventa maxi.

L’aspetto esterno della nuova Countryman punta su un design più minimalista, abbandonando le forme tondeggianti e le cromature che caratterizzavano i modelli precedenti. In loro sostituzione, troviamo linee più tese e dettagli che enfatizzano la modernità del modello, come i fari personalizzabili con tre firme luminose differenti e il portellone posteriore dal profilo pronunciato. Tra le caratteristiche distintive spicca l’elemento colorato sui vetri laterali posteriori, che può essere personalizzato in base al colore del tetto.

All'interno, la nuova Countryman si distingue per un ambiente raffinato e curato nei dettagli. I materiali sono di qualità e sostenibili, come il tessuto tecnico in plastica riciclata che riveste il portaoggetti centrale e alcune sezioni della plancia. La John Cooper Works, versione più sportiva e prestazionale della gamma, propone un design interno che combina superfici nere con dettagli rossi per enfatizzare il carattere dinamico dell’auto. L’ergonomia è un punto di forza: la disposizione dei comandi è intuitiva, e il display centrale rotondo, dotato di tecnologia OLED, richiama la strumentazione della Mini classica del 1959, pur integrando un sistema di infotainment moderno.

Il monitor da 24 cm di diametro offre una grafica nitida e contrasti elevati, ma la navigazione tra i vari menù risulta a tratti complessa e non sempre intuitiva. Anche l’integrazione con Android Auto e Apple CarPlay, pensata per display rettangolari, si traduce in una visualizzazione meno ottimale sullo schermo circolare. Il climatizzatore bi-zona, controllato dallo stesso display, e le bocchette posteriori – che non sono orientabili- garantiscono comunque un buon livello di comfort per tutti i passeggeri.

La praticità della nuova Mini Countryman è migliorata grazie al divano posteriore scorrevole, una caratteristica esclusiva della versione John Cooper Works che offre maggiore flessibilità nella gestione dello spazio interno. Il bagagliaio, con un volume di carico che parte da 400 litri e può arrivare fino a 610 litri, è tra i più ampi della categoria e garantisce un’eccellente capacità di carico, soprattutto considerando che nelle versioni ibride il vano del doppiofondo è occupato dalle batterie. L’assenza di un tunnel centrale, dovuta alla trasmissione automatica, libera spazio aggiuntivo e migliora la fruibilità dell’abitacolo.

La gamma motori è ampia e pensata per accontentare ogni esigenza: la base è rappresentata dalla 1.5 mild hybrid a benzina da 170 CV, ideale per chi cerca un buon compromesso tra prestazioni e consumi. Per chi desidera più potenza, c'è la 2.0 benzina da 218 CV con trazione integrale, mentre chi preferisce il diesel può optare per il 2.0 da 163 CV. Le versioni elettriche includono la Cooper E da 204 CV, con un’autonomia omologata di 462 km, e la Cooper SE da 313 CV, che offre 449 km di percorrenza e trazione integrale.

Quanto costa? Si parte da 35.105 euro per la versione di acceso e si arriva a poco più di 52.000 euro per la versione John Cooper Works elettrica dotata di trazione integrale.

Top e Flop

Pro

  • Equipaggiamento; Motorizzazioni

Contro

  • Prezzo salato per le versioni elettriche

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  • Prezzo da 42.250
    a 59.550 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza 452 cm
  • Larghezza 186 cm
  • Altezza 158 cm
  • Bagagliaio da 400
    a 642 dm3
  • Peso da 1.638
    a 1.904 Kg
  • Carrozzeria Suv e Fuoristrada
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