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Grosse novità in tema di motori giapponesi, ma non si parla di classici cilindri o di unità elettriche con batteria per auto. Il Giappone ha testato nello spazio dei motori a “detonazione rotante ed impulsi” . La notizia arriva dall'agenzia spaziale giapponese, con il vanto di essere i primi a usare ufficialmente con successo questo genere di motori, su cui lavorano anche gli americani e che nella teoria esistono da decenni.
In pratica però è meno facile: avvengono delle esplosioni controllate intorno a un canale circolare e l’onda autosufficiente impiega molto meno carburante delle combustioni classiche. La spinta a cui si mira è quella che serve per gestire razzi spaziali come avviene già, ma il motore risulta ben più piccolo e molto ma molto meno assetato, rispetto a quelli normalmente in uso per i razzi spaziali.
La JAXA ha detto di aver ottenuto buoni riscontri da un razzo sonda di 30 metri, recentemente lanciato per testare questi motori futuristici a un’altitudine di circa 200 chilometri. Pare che il motore a detonazione rotante sia stato in grado di funzionare e bene per sei secondi, insieme a un secondo motore innovativo, quello con detonazione a impulsi che ha funzionato per altrettanto tempo ma in piccole frazioni di 2 secondi l’una.
Il motore a detonazione rotante avrebbe prodotto circa 500 Newton di spinta e numeri a parte, il successo dei giapponesi è quello di poter affermare che ci sono basi per altri sviluppi. Un tempo sembrava impossibile ma ora si potrebbero arrivare, non prima di 5 anni, all’uso di motori a detonazione rotanti per viaggiare nello spazio profondo, consumando molto meno carburante e con meno peso a bordo.