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Forse non tutti sanno quale produttore di lampade, o meglio di sistemi illuminazione, equipaggi la propria auto quando esce di fabbrica, ancor meno cosa viene utilizzato come ricambio quando capita di doverle far sostituire, quelle che oggi non sono più solo semplici lampadine, magari puntando al risparmio. In un mondo dove negli ultimi anni l’illuminazione ha svolto ruolo sempre più importante per l’auto, in quanto a stile, prestazione ma anche sicurezza, sono davvero pochi i grandi produttori specializzati, che fanno ricerca continua e collaborano all’innovazione insieme ai costruttori automobilistici. Tra questi certamente Philips che, proprio di recente, ha illustrato in anteprima le proprie novità orientate al 2017 in riva al fiume Rodano, a Lione (guarda caso città delle luci, con la tipica Fête des lumières).
Quella fondata da Philips e oggi denominata Lumileds, è un’azienda operante in trentadue nazioni che vanta storia ultracentenaria nel settore illuminazione auto. Sue molte innovazioni, non solo del lontano passato, come il primo Xenon (High Intensity Discharge) del 1992, premiato quale ausilio capace di ridurre gli incidenti notturni e il primo Full LED del 2007. Philips equipaggia nella produzione di serie automobili di tutto il mondo e in Europa, addirittura un’auto su due tra le circolanti monta suoi prodotti d’illuminazione, questo grazie a sei stabilimenti produttivi dedicati all’automotive, in aggiunta agli altri quattro generici dei LED. Le novità in pentola non sono poche, pensando alla forte rivoluzione tecnologica degli ultimi dieci anni e diverranno meno costose nel tempo. Possiamo prevedere quindi che si parlerà sempre più di sottili fari Laser (alti circa 20 mm) OLED e Matrix Pixel con oltre sedici segmenti, o di utilissimi sistemi ADB (Adaptive Driving Beam, una rivoluzione, capace di selezionare i punti dove proiettare, quando e quanto) anche per auto generaliste di fascia media.
Quello che tocca oggi un automobilista medio però, quando deve mantenere la propria auto, è il post-vendita attuale, del 2016, dove numericamente regnano nei fari le classiche alogene (H1 in calo, H4 e H7 ancora tra le più popolari). Attraverso l’Aftermarket, come dicevamo, non traspare molto all’utente automobilista finale il marchio con relativo valore, trattandosi di prodotti gestiti dall’intermediario autoriparatore che li verifica e sostituisce spesso indicandone il solo prezzo. Giustamente è proprio lì che Lumileds punta ora, offrendo una gamma di prodotti davvero apprezzabili se si pensi cosa voglia dire avere giusta illuminazione davanti e dietro la propria vettura, ma anche internamente. Non sempre ci si rende conto del fattore luce e visibilità, talvolta non risulta prioritario, ma se alcuni automobilisti italiani sono maniacali per il valore di pressione pneumatici o per le finiture estetiche, conviene ricordare che colorazione, ampiezza e profondità dell’illuminazione incidono più di molti altri elementi sulla sicurezza e sull’apparire stesso di un’automobile. Le lampadine low-cost che spesso si trovano sul mercato, non rispettano nemmeno alcune delle attuali normative e unite al malcostume nazionale di controllare poco dettagliatamente l’illuminazione delle auto col passar degli anni, persino in revisione, fanno si che sul circolante si possa avere una stima di circa il 30% dei veicoli che non rispetta totalmente la legge. Con illuminazione magari carente, troppo forte, o troppo concentrata nei primi metri, piuttosto che casi in cui i fari proiettino in direzione errata, abbagliando chi venga in senso opposto. Ben venga allora qualcuno che ogni tanto ricordi queste cose.
Sono la novità più direttamente legata all’Aftermarket generico, in vendita da questa settimana anche in Italia, nelle versioni H4 e H7, per incrementare con poca spesa la prestazione dei fari più classici, rimanendo a pieno nella normativa ECE. Una lampada “da gara” nel suo piccolo, poichè la sola misura dei watt, 55, la distanzia da quelle per competizione, non la struttura, analoga. Si monta su quasi tutte le normali auto in sostituzione delle originali ed è forse l’alogena omologata più potente mai prodotta. Non dimentichiamo che per fattori di produzione e costo, le alogene domineranno ancora a livello numerico il mercato, almeno sino al 2020. Le RacingVision generano una luce fino al 150% più intensa, prestazioni di livello sportivo anche su strada quindi. Osservandole nelle nostre prove, affiancate alle classiche di produzione in serie, segnano una discreta differenza, in meglio: si vede più lontano e con maggior contrasto, con vantaggi per la sicurezza. La particolare temperatura di colore (fino a 3500 Kelvin) favorisce la messa a fuoco visiva. Grazie alla geometria ottimizzata del filamento ad alta precisione, al vetro al quarzo con rivestimento cromato e ai quasi tredici bar di pressione del gas interno, raggiungono un grado elevato di luminosità, innalzando lo standard nel settore. L'unico neo, poichè il costo si preannuncia non troppo esuberante e distante dalle classiche, è nella durata, inferiore causa filamento più sottile e potenzialmente delicato (indicata comunque superiore alle 200 ore).
Secondo gradino, nella scala delle novità Philips presenti al salone Automechanika di Francoforte 2016, in vendita da subito, è quello dove troviamo un nuovo equilibrio visivo per chi tiene all’estetica con illuminazione di profondità del faro molto simile per non dire migliore, a quella delle parti LED. Il colore è bianco puro, intenso e deciso, ovviamente con omologazione ECE. La luce del fascio ha la stessa temperatura delle luci LED diurne, per dare alla vettura che monti entrambe le tipologie un look armonioso. Oltre all'estetica, le Xenon WhiteVision di seconda generazione garantiscono anche massima visibilità su strada. Lo abbiamo appurato con delle prove comparative al buio: proiettano un'intensa luce bianca e uniforme, queste lampade allo xeno evolute, grazie a una temperatura colore fino a 5000 Kelvin, la stessa delle luci LED diurne. Osservando i fari che le montano, queste luci si fondono con le altre, conferendo all'auto un’immagine percepita come più “pulita” rispetto a quelle con toni diversi tra loro. Gli uomini di Philips, tra cui Mark Buelow, Sr. Manager Global Strategic Marketing Lamps and LEDs, ci hanno spiegato come siano prive di effetto abbagliante sul traffico in direzione opposta e migliorino del 120% la visione rispetto allo standard minimo di legge. Il conducente beneficia di maggiore contrasto, oggetti e segnaletica appaiono più nitidi. Le WhiteVision sono realizzate in vetro al quarzo (più robusto di quello temprato) con trattamento anti-UV. Sopportano temperature fino a 800°C, resistendo agli shock termici e alle vibrazioni, senza rischi di esplosione. I maggiori livelli di pressione interna permettono una luce più potente, del tutto paragonabile a quella dei LED e capace di soddisfare le esigenze di visione per una guida sicura e piacevole. Esistono nelle versioni D1S, D2S, D2R e D3S, sul mercato italiano dal 15 settembre 2016.
Miglioramento dei fari allo xeno anche in questo caso, senza però inseguire la bianchezza per allinearsi ai LED. Con un'emissione luminosa di massima intensità, le lampade X-tremeVision fanno della sicurezza la loro priorità. Offrono una particolare composizione dello spettro luminoso che risulta confortevole per gli occhi, garantendo massima visibilità e sicurezza. Chi è al volante ha la certezza di vedere e di essere visto. Studi hanno dimostrato che favoriscono la concentrazione alla guida e aiutano a distinguere ostacoli e segnaletica, più rapidamente delle luci convenzionali. La tecnologia Xenon X-tremeVision di seconda generazione è congeniale alla naturale sensibilità dell'occhio umano, senza produrre effetti abbaglianti sul traffico in direzione opposta. L'arco, allineato a 150-350µm, dirige il fascio luminoso verso il punto della strada in cui serve e, con il 150% di luce in più rispetto agli standard minimi legali, il guidatore vede gli ostacoli in anticipo e beneficia di una migliore visione periferica. “Le X-tremeVision sono per chi fa dell'auto un'estensione della propria vita e vuole realmente garantire sicurezza propria e dei passeggeri - ha dichiarato Mark Buelow, Sr. Manager Global Strategic Marketing Lamps and LEDs di Lumileds - sono le più luminose della gamma e migliorano enormemente visibilità e nitidezza. A volte bastano due secondi per salvarci la vita”. Come le WhiteVision, sono realizzate con vetro al quarzo e trattamento anti-UV, sopportano fino a 800°C, con resistenza a shock termici e vibrazioni, senza rischi di esplosione. I maggiori livelli di pressione interna permettono luce che rende la guida più confortevole nell'oscurità, per l’intensa luce paragonabile alla diurna. Ovviamente coerenti ECE, sono in vendita nelle versioni D1S, D2S, D2R, D3S e D45 dal 15 settembre.
Molto dipende dalle normative, parlando di sostituzione con lampadine di genere diverso, ma gli spunti e anche le tecnologie oggi permettono flessibilità pienamente funzionale, dal punto di vista pratico. Attualmente in Italia, per fari e fendinebbia, il tipo di lampadina che i costruttori di auto installano necessita qualora sostituita un prodotto uguale (si cambia un’alogena con un’altra identica); non è così in certi paesi, come la Russia, dove in assenza di vincoli, si possono vedere auto con lampade LED ben più potenti, luminose e risparmiose in quanto ad assorbimento, montate al posto delle vecchie alogene (il cosiddetto LED retrofit). Certo, non tutti gli alloggiamenti lo permettono, perché serve maggior spazio per un dissipatore e talvolta una ventolina raffreddamento, come ci ha sottolineato Thomas Henin, Senior Director Global Marketing Automotive Aftermarket e il prezzo di queste lampade è oltretutto molto superiore a una classica alogena. L’effetto benefico è però evidente, a Lione abbiamo potuto apprezzare una Mini di precedente generazione completamente dotata dei nuovi LED Philips al posto di quanto era di serie, anche internamente: davvero notevole a 360° la differenza, gradita di certo agli amanti della luce chiara, ma non solo. Affiancando le nuove LED alle classiche alogene si nota il raggio di luce bianca intensa (150% più luminosa delle alogene standard) con finitura più moderna e di stile. Si illumina di più consumando e scaldando meno, con queste lampadine a LED che sono una delle ultime creazioni Philips per l’Aftermarket, parallele al cambiamento nella tecnologia OEM (produzione di primo impianto) che evidenzia il passaggio dall’illuminazione alogena e xeno proprio a quella LED. Gli uomini dell’azienda ci hanno spiegato che le distanze di sicurezza possono essere ridotte di circa sei metri alla velocità di 120 Km/h. Oltretutto funzionano elettronicamente e in caso di frenata improvvisa, gli stop reagiscono più velocemente. Ultimo vantaggio è che sono molto resistenti a calore e vibrazioni, con una stima di durata di circa dodici anni. Per il momento in Italia l’applicazione stradale si limita a quelle diurne e degli interni, in attesa dell’omologazione di fari, antinebbia e lampade segnalazione.
Abbiamo visionato e provato anche qualcos’altro che Philips propone di utile per la sicurezza della vettura, come l’illuminazione stessa: sono sinteticamente chiamate ADR (Auto Driving Recording) le nuove videocamere dedicate all’auto che debuttano quest’anno. Parliamo sempre di visione in effetti, la qualità e l’esperienza in tale ambito a Philips non mancano. In alcune nazioni del vecchio continente, come Inghilterra e Russia, questi prodotti sono già usati dalle assicurazioni poiché servono a certificare le situazioni d’incidente, che registrano dal punto di vista del conducente assicurato che le abbia montate. Sono due modelli, di costo non elevato e funzionalità molto semplice. Durante le nostre prove abbiamo sostanzialmente apprezzato una qualità buona con ingombri e consumi limitati. Peccato solo che da noi, in Italia, non siano un vantaggio formale e conseguentemente economico, per questioni normative. Qualora lo fosse, facilitando la prova di una buona condotta o di una colpa in ambito di guida, si avrebbe maggior convenienza sulle polizze utilizzandole, a un costo in breve coperto dal risparmio assicurativo. Intanto le ADR offrono comunque uno strumento semplice di tutela per certe situazioni private e maggior sicurezza per le auto meno recenti o meno dotate di altre assistenze alla guida: dispongono infatti di un indice stanchezza che avvisa il conducente visivamente e sonoramente quando è necessario riposarsi. Sono utilizzabili anche per tempo libero, con salvataggio e condivisione di momenti di viaggio come qualunque altra videocamera. ADR610 e ADR810 sono i due modelli, entrambi con funzioni automatiche senza dover premere tasti, per non distrarre dalla guida e filmati nitidi anche in notturna (Full HD 1080p, con registrazione trenta fotogrammi al secondo). Quando si rilevano brusche frenate e potenziali collisioni, salvano la registrazione in un file con indicazione di data e ora. Ovviamente dispongono di un tasto per la registrazione manuale quando voluta, a qualunque scopo. ADR810, la più dotata con angolo visivo 156° e miglior qualità notturna grazie a sensore e CPU dedicati, ha un pulsante di design posizionabile sull’accendisigari, estremamente accessibile per casi di emergenza. E’ inoltre disponibile la riproduzione istantanea grazie ad un software interno sullo schermo LCD 2,7’’. Misura 10x5x3 cm circa. Il modello base ADR610 (misure 8x5x3 cm circa) punta al rapporto qualità-prezzo, in forma compatta, con lente da 100° e schermo a 2’’.
Tra gli oggetti di uso lavorativo intorno all’auto, non mancano certo le lampade da lavoro e Philips ne propone di nuove e potentissime a LED, per gli specialisti ma non solo, in grado di avvicinare la luce solare per trovare sia imprecisioni da correggere sulla carrozzeria, sia la tinta più vicina in caso di colorazioni difficili. Sono due i nuovi prodotti: il proiettore LED MatchLine PJH20 LED e la lampada MDLS CRI LED. Entrambi offrono una temperatura colore di 6000 K, bianca come la luce naturale, evitando il rischio di metamerismo. Metamerismo? Un problema che si verifica quando viene dato colore a un’auto riferendosi a una convenzionale luce gialla, ovvero quando la differenza della parte riparata alla luce del giorno si rende poi visibile. Le nuove MatchLine, dotate di filtro opaco per ridurre i riflessi, forniscono luce con indice CRI 92 (su una scala di 100 l’indice di resa cromatica misura la capacità di rivelare il vero colore di un oggetto). Il proiettore di controllo PJH20 LED ha modalità a due fasi in cui quella boost fornisce addirittura 2.300 lumen. La luminosità può essere regolata e ha raggio grandangolare di 90°. La batteria al litio ricaricabile dura fino a quattro ore e un cavo di alimentazione lungo cinque metri permette di muoversi agevolmente, se serva. Dispone inoltre di una resistenza all'impatto di IK09 ed è resistente all’acqua e alla polvere fino a IP67. Le piccole lampade MDLS CRI LED, dispongono di un emettitore rotante di 300° per un raggio di luce multidirezionale, che permette flessibilità e copertura a 360°. In modalità boost ci sono 500 lumen, per esigenze normali la modalità è da 250 lumen e, per una luce più intensa, tutte le modalità possono essere combinate per ottenere fino a 1.500 lumen. Non mancano ganci e magneti incorporati per lavorare a mani libere, così come anche una batteria che garantisce 1.500 cicli di ricarica (la veloce avviene in meno di tre ore).
È importante per la sicurezza quello che si vede alla guida, molto. Nonostante tutti sappiamo cosa voglia dire avere buona visione mentre si è al volante, specie la sera e di notte, quando si sostituiscono parti della nostra auto capita di non andare a fondo, per marca e dettaglio della lampadina o del gruppo illuminazione. I costi elevati di un sistema che prevede anche parti elettroniche e di potenza, hanno favorito la contraffazione che in Italia, ma anche in Europa, è molto elevata grazie al risparmio ottenibile, a scapito di affidabilità e precisione, oltre gli aspetti legali. Per tutelare l’azienda ma indirettamente anche il mercato, Philips è stato due anni fa il primo brand a combattere la contraffazione in Europa. In particolare sono oggetto le lampadine per proiettore allo xeno HID: la confezione di queste ultime contiene un certificato di autenticità (COA) sotto forma di ologramma e un sistema di codifica esclusivo. Tramite un sito dedicato, apribile con QRCode, si verifica in tempo reale, online, l’originalità e quindi l’elevato standard del prodotto.