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Tante novità e ancor più discussioni, in merito alla riforma del Codice della Strada italiano. Le varie ipotesi che potranno essere realtà, sono alla Camera in attesa di giudizio. Tra queste, rientra quella di rendere obbligatoria la PEC per gli automobilisti. Il vantaggio? Meno costi e dubbi per la P.A. usando la via elettronica, certificata e veloce, per inviare agli automobilisti comunicazioni e ovviamente contravvenzioni.
Il CNEL vede la Posta Elettronica Certificata come mezzo tanto rapido quanto tracciabile, per comunicare con gli automobilisti. I risvolti non sarebbero da poco con effetti graditi o meno, secondo i casi. Oggi in caso di mancata consegna, capita di doversi recare in posta, di persona. Con la PEC no-problem. O forse si? Per esempio potrebbero esserci multe definibili “consegnate” anche se il messaggio magari non viene realmente letto e compreso dall’intestatario. In ogni caso si risparmierebbero le classiche spese di notifica con raccomandata.
Come attuare questa norma? Un’ipotesi è che all’atto dell’immatricolazione, o della revisione, il proprietario comunica l’indirizzo di posta elettronica certificata ai fini delle comunicazioni.
Non tutti ovviamente hanno o usano una PEC. Molto professionisti iscritti a un proprio Albo però, sono obbligati a possedere un indirizzo di posta certificata. Per questi casi, essendo noto il domicilio digitale, comuni o enti che emettono multe all’automobilista, potrebbero essere autorizzati a notificare sulla PEC del soggetto professionista.