Novità auto mancate, Toyota: le concept-car giapponesi che pochi ricordano

Novità auto mancate, Toyota: le concept-car giapponesi che pochi ricordano
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Dal passato meno noto della Casa giapponese, ecco cinque prototipi mai entrati in produzione: dalla prima "sportivetta" bicilindrica con entrata quasi alla "Bo e Luke", fino alla derivata F1 con ispirazione europea
31 luglio 2022

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Dal passato del marchio Toyota, una piccola selezione di cinque prototipi interessanti e singolari, provenienti da varie epoche inclusa quella del periodo Motorport europeo con la F1.

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Publica Sports (1962)

60 anni fa, nel 1962, Toyota mostra il prototipo Publica Sports, ispirazione per una piccola e semplice auto sportiva in grado di estendere il target del marchio, in quel periodo.

La maggior singolarità è nella parte alta dell’abitacolo che, privo di porte, permette l’accesso scorrendo. Nulla di troppo agevole per molti e non a caso questa soluzione non è stata implementata. Su questa concept si può far scorrere o anche sganciare la copertura, ottenendo l’effetto roadster. La spinta del motore è relativa, essendo un bicilindrico boxer 700cc ad aria da 30CV.

EX-III (1969)

Dal 1969 la concept-car EX-III di Toyota mostra quali erano le visioni e le intenzioni giapponesi per una vettura coupé elegante, diversa dalle europee o americane e capace di ispirare i desideri di chi a quel tempo avrebbe potuto permettersela, se fosse divenuta reale.

Un modello di alta prestazione, con forma quasi spaziale e fondo liscio, essendo curata nell’aerodinamica tanto da non avere paraurti per quel lungo “muso” e poter ospitare un motore a turbina.

Funcoupe (1997)

Al Salone di Francoforte 1997, Toyota porta più di un prototipo in ottica di papabili modelli per il mercato europeo. Quello coupé, Funcoupé, è forse il più singolare, tra le cosiddette funcars.

Pensato per un target che al tempo poteva averse senso, due porte di misura molto compatta, ma non realizzato contrariamente a Funtime, che ha in parte anticipato la piccola giapponese degli anni seguenti.

La scelta del bicolore si è applicava sia agli esterni sia agli interni (dove il cambio sembrava un joystick) cerchi inclusi, con semplicità ma ingegno nell’apertura "totale" del portellone vetrato e del tetto. I due scarichi integrati nel paraurti posteriore

RSC Concept (2001)

Figlia della fase più estesa della divisione corse Toyota, la RSC concept viene prodotta nel 2001 e mostrata negli USA: Rugged Sport Coupé.

Onore ai successi nel Rally, in formato UV compatto. Fuoristrada 4x4 sì ma 2+2, di soli 4,12 metri in stile molto forte. Passaruota sporgenti, cerchi 19”, scarico doppio a vista e forme non comuni ad altri. In abitacolo roll-bar, sedili avvolgenti e leva cambio (sequenziale) alta. Non confermata la motorizzazione, non arrivando alla serie, ma RSC ha vissuto nei videogiochi.

TTR Street Affair Concept (2001)

Nel 2001 Toyota presenta una MR2 “Street Affair” Concept basata sulla MR2 di terza generazione e poco noto in Italia, perché portato solo a un Salone tedesco. Al periodo la Casa aveva allestito la propria base europea dedita al massimo del Motorsport su pista, la F1 in cui avrebbe debuttato l'anno dopo. Proprio la Toyota Motorsport tedesca è partita dalla MR2 cercando di avvicinarla alla monoposto F1.

Ampio uso della fibra di vetro e cura aerodinamica, fari allo xeno, parti del motore a vista. Tutto richiama alle competizioni, anche il volante a U, tagliato in alto e la strumentazione con schermo centrale. Meno la retrocamera. Il a quattro cilindri 1.8 è spinto a 255 CV con turbocompressore e scarico Remus. Il cambio sequenziale, a 6 marce. L’auto era abbassata e dotata di ruote pistaliole, 19’’. L'impianto frenante maggiorato con dischi ventilati da 370 mm davanti e 295 mm dietro.

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