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Dal passato recente del marchio spagnolo, una piccola raccolta di cinque auto rimaste solo prototipi con alcune fantasie o intuizioni poi non confermate, nella serie.
Tra queste molte concept di ispirazione sportiva, quella porzione del DNA Seat (e VAG, al tempo) poi fatta maturare in Cupra ai giorni nostri con maggiore intensità e personalità.
Nel 1990 Italdesign realizza per Seat la Proto C. Auto su piattaforma VW lunga 3,91 metri, tre porte, molto aerodinamica (Cd 0.25) e di taglio quasi MPV, invece che classica compatta.
Molto ampia la superfice di vetro, in elemento quasi unico per tetto, dotato di spoiler e parti ai lati. Oltre che luminosa, la Proto C è anche particolare nell’apertura dei finestrini, divisi in due parti e per il paraurti frontale “soft nose”.
Tra i primi prototipi Seat figli della VW, anche il Concepto T, del 1992.
Una coupé 2+2 su base Toledo del momento. La motorizzazione V6 offriva 200CV per ambire a un modello sportivo di fascia superiore, in Casa Seat, eventualmente anche cabriolet.
Nel 1998 la Seat presenta Bolero 330 BT, prototipo di berlina sportiva, con motore V6 2.9 biturbo. 330 erano i cavalli.
Auto lunga 4,5 metri di linea molto pulita e particolare nelle porte: quelle posteriori scorrono parzialmente estendendo lo spazio di accesso. La tecnica tedesca le regalava anche un cambio automatico a sei marce, ma non trovò poi spazio nella gamma spagnola.
Nel 1999 Seat cerca di anticipare con un prototipo la sua sportività in pista e strada di nuovo livello: Seat Formula, spider a due posti di quasi quattro metri molto leggera e semplice.
Visto il connubio con il mondo VW, alcuni elementi non sono poi mai divenuti prodotto Seat ma ricordano dettagli o finiture di certe vetture tedesche. La Seat Formula, con i suoi soli 900 Kg (telaio in alluminio) e i 240CV del 2.0 turbo a spingere le ruote posteriori, prometteva di essere molto dinamica e divertente.
Per Francoforte 2001, Seat allestisce una bella ma piccolissima aperta, firmata de Silva: la Tango. Due posti di soli 3,69 metri, la Tango era davvero un prototipo, usando telaio tubolare e non parti di modelli in serie. Il motore era il 2.0 180CV, in voga sulle sportive tedesche del tempo, ma qui con una dinamica forse più divertente. Viste e misure e che la piccola Tango, viaggia a 235 Km/h facendo lo 0-100 in 7 netti, se si spreme il 20v a pieni giri con il cambio manuale, 6 rapporti.
L’estetica è di quelle forti, tipicamente Seat degli anni che sarebbero seguiti, davanti, ma corsaiola con due gobbe dietro. Semplice, ma da vera sportivetta per i molti elementi circolari, l’abitacolo. Con vista di alluminio e pelle.