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Northvolt, il produttore svedese di batterie, ha annunciato l'avvio di una procedura di ristrutturazione ai sensi del Capitolo 11 della legge statunitense sull'insolvenza. Questa misura mira a riorganizzare i debiti senza interrompere le operazioni, cercando di accedere a nuovi finanziamenti per garantire la continuità aziendale. Tra i sostegni previsti, ci sono 145 milioni di dollari e un finanziamento aggiuntivo di 100 milioni da parte di un cliente chiave, destinati a supportare le attività durante il processo di ristrutturazione.
Le difficoltà di Northvolt derivano principalmente dai problemi legati alla produzione. Lo stabilimento di Skellefteå non è riuscito a raggiungere gli obiettivi prefissati, con una produzione settimanale ben al di sotto delle aspettative. Questi problemi, causati da macchinari difettosi e personale inesperto, hanno già portato alla perdita di un importante ordine con BMW e all’intervento del principale azionista, Volkswagen, per risolvere la situazione.
Per affrontare la crisi, Northvolt ha intrapreso misure drastiche, tra cui il licenziamento di 1.600 dipendenti in Svezia, pari al 25% della forza lavoro locale. L'azienda ha anche rallentato il ritmo produttivo per migliorare la qualità delle celle batteria, cercando di ridurre gli sprechi. Tuttavia, queste iniziative non sono state sufficienti a evitare la bancarotta.
Nonostante le difficoltà, Northvolt continua a investire nel proprio futuro. La costruzione del nuovo stabilimento di Heide in Germania procede regolarmente, con l'obiettivo di creare 3.000 posti di lavoro. Il sito, finanziato separatamente, rappresenta una speranza per il rilancio dell’azienda.