Northvolt apre la Gigafactory in Germania mentre Italvolt è in liquidazione

Northvolt apre la Gigafactory in Germania mentre Italvolt è in liquidazione
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Con un finanziamento approvato dalla UE di quasi un miliardo di euro apre in Germania una Gigafactory di batterie di Northvolt, mentre quella vagheggiata in Italia "Italvolt" si dissolve
10 gennaio 2024

Il suffisso "...volt" è al tempo stesso una maledizione e una fortuna; è appena arrivata la notizia che il costruttore svedese Northvolt ha ottenuto un finanziamento dallo stato tedesco e approvato dalla Comunità Europea per aprire una fabbrica di batterie per auto elettriche vicino a Heide in Germania. Senza questi aiuti, la Northvolt era già pronta a fare le valigie ed andare negli USA, approfittando degli aiuti di stato previsti dall'IRA di Joe Biden, ma il governo tedesco è riuscito nell'impresa di creare una nuova fonte di lavoro che darà il suo contributo per ridurre le emissioni. La fabbrica avrà una capacità annua di 60 GWh, traducibile in  quasi 1 milione di veicoli elettrici all'anno, a seconda delle dimensioni della batteria, con inizio produzione nel 2026 e piena capacità produttiva nel 2029.

 

Una batteria a tasca prodotta dalla Northvolt
Una batteria a tasca prodotta dalla Northvolt
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E intanto in Italia...

Quasi in contemporanea con l'annuncio della nuova Gigafactory tedesca, è arrivata la notizia della chiamata in tribunale della Italvolt di Lars Carlstrom che avrebbe dovuto portare 3.000 posti di lavoro nell'area ex Olivetti di Scarmagno vicino Ivrea (TO) per cui è stato anche nominato un commissario (Antonino Ficalora). Grandi promesse da parte dell'imprenditore svedese (già indagato all'estero per il fallimento di Britshvolt un anno fa), progetti faraonici con i disegni di Pininfarina e l'automazione di Comau, investimenti plurimilionari da farsi in parte con soldi pubblici. E quando il progetto di Ivrea ha cominciato a scricchiolare, l'eclettico Carlstrom ha cominciato a puntare a Termini Imerese, in Sicilia, per ripartire. La crisi nei conti (3,8 milioni di debiti) pare sia stata scatenata nella richiesta da parte di Pininfarina di rientrare dei costi di progettazione. E la (dis)avventura Italvolt finisce qui, Germania - Italia 1 a 0.

I diesegni (rimasti tali) della fabbrica Italivolt di Scarmagno
I diesegni (rimasti tali) della fabbrica Italivolt di Scarmagno
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