Noleggio: per ripartire, puntare sul turismo

Noleggio: per ripartire, puntare sul turismo
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Con fatturati più che dimezzati causa pandemia, il settore cerca un appiglio puntando sull’attività per i turisti stranieri
30 marzo 2021

Numeri da brivido, o se preferite da bollettino di guerra: il giro d'affari del settore noleggio nel 2020 è stato di 594 milioni di euro, pari al -52% sul rispetto 2019, un calo del 60% dei noleggi fermi a quota 2 milioni e 100.000, con diminuzione del 43% del ”rent a car”; di pari passo, sono diminuite anche le immatricolazioni delle vetture destinate al servizio, appena 63.500 contro le 138.700 del 2019 (-54,3%), mentre dal punto di vista occupazionale sono state oltre 8 milioni le ore di cassa integrazione degli addetti del settore.

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«Dall'inizio della pandemia il settore è più che dimezzato - spiega Massimiliano Archiapatti, presidente Aniasa - Per evitare il collasso dell'intera filiera turistica, oggi sull'orlo del baratro, e provare a salvare almeno in parte la prossima stagione estiva è necessario prevedere fin da oggi misure di incentivo della domanda e campagne di comunicazione che possano mantenere attrattivo il nostro Paese per i turisti stranieri. Tutto partendo, naturalmente, da una reale accelerazione della campagna vaccinale, decisiva per il futuro prossimo dal punto di vista sanitario ed economico».

La sola voce con segno positivo è quelle delle durate medie dei noleggi, salite dai 6,9 giorni del 2019 a quasi 10 giorni nel 2020, grazie alla crescita della componente noleggi di veicoli commerciali leggeri che per loro natura prevedono durate più lunghe rispetto alle auto.

Una dinamica che si spiega, in questi mesi di emergenza sanitaria e di distanziamento sociale, con il boom di consegne a domicilio, acquisti online e le esigenze di trasporto dei medicinali.

«Riteniamo necessario - ha aggiunto Archiapatti - da una parte prevedere norme e protocolli che contribuiscano a richiamare il prima possibile i turisti e insieme una massiva ed efficace iniziativa promozionale per rilanciare il turismo nel nostro Paese, contribuendo a promuovere l'immagine di un territorio sicuro; andrà poi stimolata la domanda con strumenti innovativi destinati a tutti i cittadini. Per questo abbiamo proposto all'Esecutivo di estendere a tutti i servizi connessi alla filiera turistica solo per il biennio 2021/22 l'aliquota IVA agevolata al 10%, misura che avrebbe senz'altro positivi effetti economici e finanziari su tutti gli operatori, dagli alberghi ai servizi di ristorazione, alle attività commerciali di artigiani e di prossimità».

La possibilità di noleggiare un veicolo è da sempre uno degli incentivi che guida la domanda dei turisti nel nostro Paese e ne indirizza la scelta della destinazione, viste le numerose mete di notevole pregio di solito non raggiungibili con i mezzi di trasporto pubblico collettivo come treni ed aerei: prima della pandemia ogni anno erano oltre 5,5 milioni i contratti sottoscritti dagli operatori dell'autonoleggio per motivi di turismo presso aeroporti, stazioni ferroviarie, punti di snodo e centri cittadini, per un totale di 35 milioni di giornate di noleggio.

Superata l'emergenza pandemica, l'auto a noleggio resterà centrale per gli spostamenti, perché  più sicura rispetto ai mezzi di trasporto collettivi sia per il distanziamento sociale possibile in auto che per i trattamenti di igienizzazione effettuati prima della consegna. 
   

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