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Ivalo (Lapponia) - L’evoluzione informatica, per sua natura, non conosce sosta. Eppure ci sono ambiti dove nemmeno i modelli matematici più raffinati riescono a restituire risultati sufficienti allo sviluppo di un determinato prodotto. In poche parole, va bene la tecnologia, ma il tocco umano rimane insostituibile.
Lo sanno bene alla Nokian, l’azienda finlandese che ha costruito la sua storia e la propria fortuna sugli pneumatici invernali (e non solo) ad alte prestazioni. La società con sede a Nokia infatti (sì, la stessa dei telefoni cellulari) oggi spende quasi la metà del proprio budget dedicato allo sviluppo dei prodotti per effettuare test in condizioni reali. E questo avviene proprio perché è impossibile ottenere risultati sufficienti da test condotti unicamente in condizioni di laboratorio.
L'Inferno Bianco: il test track più "nordico" del mondo
Siccome però i finlandesi amano passare dalle parole ai fatti hanno pensato bene di realizzare il test track più grande del mondo unicamente dedicato allo sviluppo di gomme invernali. E non lo hanno di certo battezzato White Hell (Inferno bianco, ndr) per caso o per manie di protagonismo. Il centro di prova infatti, che si estende su un’area di ben 700 ettari, sorge niente di meno che a Ivalo, nel cuore della Lapponia, centinaia di chilometri a nord del Circolo Polare Artico.
L’Inferno Bianco, il circuito di prova più “nordico” del pianeta, è stato realizzato da Nokian nel 1986 e da allora ogni anno mette alla prova circa 20.000 pneumatici (oltre a quelli in fase di sviluppo vengono testati anche i prodotti della concorrenza, ndr). Questo luogo, disperso nel cuore della selvaggia Lapponia, offre condizioni naturali perfette per testare le gomme. Le temperature infatti possono arrivare a variare anche di 40° in un solo giorno e le condizioni polari, tra neve e ghiaccio, perdurano per più di sei mesi l’anno, da novembre a maggio.
L’Inferno Bianco, il circuito di prova più “nordico” del pianeta, è stato realizzato da Nokian nel 1986
Un tunnel... di ghiaccio!
Piloti e sviluppatori hanno a disposizione più di 20 circuiti diversi, sottoposti a manutenzione continua, per un totale di oltre 100 km di percorso e possono condurre i test sia di giorno che di notte. Come se non bastasse poi i test driver hanno a disposizione un lago ghiacciato e soprattutto un lunghissimo tunnel che nasconde una pista di ghiaccio, ricavata in maniera naturale grazie alle temperature polari tipiche di queste latitudini. E il nostro viaggio all'interno dell 'Inferno Bianco è partito proprio da qui. Una pista di ghiaccio dello spessore di 20 cm perfettamente levigata, dove i tecnici Nokian possono analizzare in ogni momento il comportamento delle proprie gomme (e di quelle della concorrenza) su questo tipo di superficie, anche a velocità piuttosto sostenute. Nel nostro caso abbiamo assistito ad un test molto significativo.
Gomme invernali sì o no? La risposta in un test
Due Audi A4, una con gomme marchiate solamente "M+S" (ma senza fiocco di neve e montagna a tre picchi!), l'altra con le nuove invernali Nokian WR D4, si sono sfidate in una frenata su ghiaccio. Le due auto hanno iniziato a frenare nello stesso istante e nonostante la velocità non elevatissima (60 km/h) i risultati sono stati strabilianti. Il modello con le M + S infatti ha finito di frenare quasi 80 metri dopo l'auto dotata di veri pneumatici invernali! Pensate come si traduce un risultato simile in caso di una frenata in condizioni reali per evitare un ostacolo o, peggio ancora, in caso di ghiaccio in curva!
Invernale puro vs M+S: la sfida su ghiaccio
Frenata su ghiaccio. Ecco la differenza tra avere e NON avere delle vere gomme invernali #pazzesco Nokian Tyres
Posted by AutoMoto.it on Giovedì 19 marzo 2015
L'occasione è quella giusta per ricordare che la marcatura M + S (Mud + Snow) è sufficiente in Italia per circolare in regola con il CdS durante la stagione invernale, anche in presenza di ordinanze che obblighino a dotarsi di dispositivi anti-neve. Solo gli pneumatici dotati anche del logo con il fiocco di neve e la montagna con tre picchi però certifica gli invernali veri, quelli che garantiscono prestazioni e sicurezza anche in condizioni difficili.
Il test dei leggendari chiodati Hakkapeliitta
Dopo aver provato in lungo e in largo il nuovo invernale WR D4 (leggi la prova qui) abbiamo poi avuto un'assaggio delle potenzialità degli pneumatici chiodati Nokian Hakkapeliitta, molto diffusi nel Nord Europa, dove oltre alla neve quasi sempre bisogna fare i conti anche con il ghiaccio. Prima li abbiamo testati a bordo di un'Audi Q5 tra i boschi che circondano la zona.
Poi su una micidiale RS4 tra le curve di un circuito ricavato su un lago ghiacciato che si estende al centro del proving ground. Un test molto completo che ci ha permesso di scoprire le fenomenali prestazioni di questo tipo di pneumatici. Con gli Hakkapeliitta chiodati infatti siamo riusciti a raggiungere in grande sicurezza velocità inimmaginabili su neve e ghiaccio. Anche una volta superati abbondantemente i 100 km/h non è più un problema né curvare ne frenare, il tutto con una direzionalità e una precisione di guida assoluta.
Con gli Hakkapeliitta siamo riusciti a raggiungere velocità inimmaginabili su neve e ghiaccio
Naturalmente il grande limite di questo gomme è rappresentato dall'asfalto, nel senso che si possono utilizzare esclusivamente là dove le strade sono completamente (e quasi perennemente) ghiacciate. Per questo sono impossibili da utilizzare in Italia (tranne in rarissimi casi, per esempio in alcune località alpine) ma diventano perfetti per molti Paesi del Nord Europa, dove vengono utilizzati persino da pullman e camion, che in questo modo possono viaggiare a pieno carico e a velocità di routine con grande naturalezza.
La chiodata del futuro: chiodi estraibili
Nokian però va oltre questo tipo di limiti e guarda già al futuro. Lo scorso anno infatti ha presentato un rivoluzionario pneumatico Hakkapeliitta in grado di far uscire e rientrare i chiodi dal battistrada a seconda delle esigenze. Nel caso in cui dovesse esaurirsi il manto nevoso sulla strada infatti basta premere un pulsante per far rientrare automaticamente i chiodi di tutte e quattro le ruote, evitando di danneggiare gli pneumatici e l'asfalto.
Per ora (purtroppo) si tratta solo di un prototipo, ma grazie alla famigerata intraprendenza di Nokian (hanno inventato il primo invernale nel 1934!) potrebbero diventare realtà nel prossimo futuro.