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Nissan è fermamente convinta che la propulsione elettrica sia la chiave per una mobilità sostenibile, ma la strada da percorrere per spodestare il dominio dei combustibili fossili è ancora lunga e impervia e il ritmo del progresso sarà determinato dalle scelte compiute dai migliori di consumatori in tutto il pianeta.
I motori sono in genere gli elementi più considerati, ma il raggio d'azione per promuovere il progresso ecologico è altrettanto vasto nelle trasmissioni. I cambi automatici convenzionali sprecano una buona quantità di carburante selezionando rapporti poco efficienti per condizioni stradali specifiche.
Il costruttore giapponese crede invece che la risposta più ecologica sia il cambio a variazione continua (CVT, Continuously Variable Transmission), che sostituisce le marce fisse con due pulegge rastremate unite da una cinghia metallica. L'effetto finale sarebbe un'accelerazione uniforme e un range molto più ampio di rapporti, utile per incrementare il risparmio di carburante.
In linea di principio, grazie al minor numero di parti mobili, il CVT è più semplice del cambio automatico. Tuttavia, dal momento che alcuni dei primi prototipi erano caratterizzati da un'accelerazione poco disinvolta e generavano più attrito rispetto ai cambi automatici classici, molti hanno accolto con scetticismo il CVT.
In anni di sviluppo le tecnologie si sono però ovviamente evolute e Nissan ha sviluppato l'XTRONIC CVT, disponibile in una variante più leggera per i motori da 1,2 a 1,8 litri (introdotta nel 2010) e in una versione dedicata alle unità da 2,0 a 3,5 litri, disponibile sui modelli 2012.
Ciò significa che oggi Nissan è in grado di installare cambi CVT sull'intera gamma. I modelli più recenti di XTRONIC vantano un chilometraggio superiore del 10% rispetto alle versioni precedenti e dell'8% circa rispetto ai cambi automatici a sei marce.
Le conquiste in fatto di efficienza sono dovute principalmente alla riduzione dell'attrito e all'incremento del range di rapporti al cambio. Nella nuova variante per motori da 2,0 a 3,5 litri, la riduzione dell'attrito raggiunge il 40% rispetto al modello attuale, portandolo a livelli paragonabili agli odierni cambi automatici a sei marce.
L'adozione di una pompa dell'olio più compatta ha portato a ridurre le perdite di pompaggio, che abbinata ad un olio a bassa viscosità, ha permesso di ridurre gli attriti. Al tempo stesso, la nuova cintura, più resistente, e l'asse delle pulegge più sottile, hanno consentito agli ingegneri Nissan di ampliare il range di rapporti al cambio.
Inoltre la tecnologia CVT si sta affermando anche come principale catalizzatore di varie innovazioni, tra cui il nuovo ibrido e il motore sovralimentato DIG-S a tre cilindri, oltre al nuovo Stop/Start con modalità ECO. Questi progressi hanno aperto la strada per l'applicazione del CVT Nissan a una gamma sempre più ampia di modelli e mercati. Nel corso delle 3 generazioni prodotte dal 1992, Nissan ha gradualmente introdotto due tipologie di CVT, compatibili con tutte le motorizzazioni: da 1,2 a 1,8 litri e da 2,0 a 3,5 litri.
Nissan ha inoltre concentrato le proprie energie anche sullo sviluppo delle tecnologie ibride, aspirando a fornire ai consumatori la possibilità di recuperare il costo d'acquisto delle vetture con il risparmio di carburante.
Il nuovo ibrido di Nissan è un benzina da 2,5 litri sovralimentato, abbinato a un gruppo CVT compatto (che include un solo motore e due frizioni) e a una batteria agli ioni di litio di dimensioni altrettanto contenute. Dotato di un sistema di controllo elettronico, si propone di fornire le prestazioni di un propulsore da 3,5 litri contenendo però consumi ed emissioni.
Inoltre, dal momento che il sistema è progettato in un formato compatto, non è necessario sacrificare spazio per le batterie all'interno del bagagliaio o dell'abitacolo, e non essendo molto più voluminoso dell'equivalente motore a combustione interna, non richiede una scocca speciale ed è disponibile in opzione su un ampio ventaglio di modelli.
Questo inedito propulsore ibrido debutterà ufficialmente nel 2013 con i modelli destinati a Nord America e Giappone. Si attendono ancora i dettagli dell'operazione, ma il team Nissan è determinato a fornire un ibrido con consumi di carburante tali da giustificare il costo d'acquisto superiore.