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E’ pace fatta tra Renault e Nissan, i due alleati di lunga data che nei mesi scorsi si sono trovati in disaccordo sulla governance della Casa giapponese di cui la Losanga detiene il 43,4%.
Il raffreddamento dei rapporti tra Parigi e Tokyo è una delle cause che ha mandato all’aria la trattativa di fusione tra FCA e Renault, con i due rappresentanti di Nissan nel cda francese risolutivo si erano astenuti dal votare “sì” al matrimonio dell’anno, mandando un chiaro segnale di disappunto per il mancato coinvolgimento nell’affare.
Nissan ha però oggi annunciato di aver nominato il board e le commissioni chiave, assecondando le richieste di Renault, che aveva chiesto maggiore rappresentanza nella stanza dei bottoni del costruttore nipponico a cui è legato da un’alleanza ormai ventennale.
L' amministratore delegato della casa auto francese Thierry Bolloré ha così ottenuto un posto nella commissione audit, mentre il presidente Jean-Dominique Senard un seggio nella commissione nomine.
Si chiude così la disputa che ha allontanato i due partner da quando Carlos Ghosn è stato accusato di appropriazione indebita per aver sostenuto spese personali con soldi dell’azienda.
Il “rimpasto” potrebbe dunque sbloccare le negoziazioni sull’aggregazione interrotte tra Fiat-Chrysler e il Gruppo Renault per volere del Lingotto, grazie ad una governance di Nissan più orientata sulle posizioni francesi, che si sono sempre dichiarati favorevoli all’accordo con FCA.