Nissan Pivo 2

Nissan Pivo 2
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Cose da far girare la testa!
10 ottobre 2007

Il suo sistema di propulsione è elettrico, ma questa a ben guardare non sarebbe una grande novità, perchè ormai ad ogni salone internazionale i prototipi che esplorano questa tecnologia si sprecano. No, la vera particolarità di questa concept è un'altra: come la prima Pivo, infatti, la caratteristica più straordinaria di Pivo 2 è il sistema di rotazione, che permette all’abitacolo un movimento di 360° grazie all’impiego di tecnologie “drive-by-wire”, che sostituiscono con impulsi elettrici i collegamenti meccanici (alberi, cilindri idraulici e altri componenti) nello sterzo, nell’impianto frenante e nella trasmissione. Pivo 2 riprende gli spunti innovativi dell’originale e li proietta ancora più avanti, nel futuro dell’auto, dove la mobilità è sinonimo di funzionalità e robotica.

Pivo 2 è dotata di sistemi di sicurezza sviluppati da Nissan nell’ambito del concetto di Safety Shield (Scudo di Sicurezza) per la realizzazione di vetture che offrano la massima protezione alle persone. Tra questi, il monitor panoramico “Around View” e il sistema DCAS (Distance Control Assist System) per il controllo della distanza di sicurezza.

Forma di vita intelligente
Le ricerche condotte da Nissan hanno dimostrato che un guidatore sereno ha meno probabilità di avere incidenti. Riflettendo su questo dato, Nissan ha concluso che un veicolo può addirittura influire sullo stato d’animo del conducente, che esiste, quindi, una vera e propria relazione tra auto e pilota. Per gestire la comunicazione tra i due, Pivo 2 utilizza un Agente Robotico (RA), in grado di creare condizioni di affetto e fiducia.

L’Agente Robotico ha un “volto” che fa capolino dal cruscotto, “parla” e “ascolta”, e interpreta l’umore del pilota attraverso la conversazione e una tecnologia di riconoscimento facciale. Oltre ad assisterlo nella guida con tutte le informazioni necessarie, RA è programmato per “rallegrare” o “calmare” il conducente, in base alla situazione. RA annuisce, scuote la testa... le sue espressioni sono immediatamente “leggibili” e aiutano a creare un ambiente sereno e rilassante in cui il guidatore può operare con la massima lucidità. Con l’interfaccia interattiva si instaura un rapporto di fiducia e affetto che migliora la sicurezza ed esalta il piacere di guida.

“Mentre testavamo le interazioni con RA nella fase di sviluppo, noi stessi, a volte, eravamo preoccupati per i suoi silenzi e ci chiedevamo che cosa stesse pensando, specie quando non si faceva sentire per un po’ ” racconta Masahiko Tabe, uno dei progettisti responsabili dell’Advanced Vehicle Engineering Department di Nissan. “È la dimostrazione che con l’Agente Robotico – e, per estensione, con Pivo 2 – si crea un rapporto di affetto e fiducia.”

 

Un esperimento finora mai tentato
Ma Pivo 2 non è solo un laboratorio su ruote per collaudare le interazioni coi robot; è un’espressione di design intelligente. “Normalmente il progetto di una vettura si sviluppa tenendo bene a mente le funzioni meccaniche – dove andranno messi i fari, le luci di coda, e così via” commenta Masato Inoue, capo progetto della divisione Product Design. “Nella creazione di Pivo 2, invece, sapevamo di avere di fronte un’entità individuale, una forma di vita intelligente. Pivo 2 è qualcosa di unico, un esperimento finora mai tentato.”

Le linee esterne avveniristiche esprimono carattere ed eleganza: Pivo 2 è un’auto che non passa inosservata. Potenti motori discoidali ultrapiatti, posizionati alle quattro ruote, eliminano la necessità di installare motori di trazione nella scocca, con un notevole risparmio di spazio. Altro spazio si guadagna grazie alla sofisticata batteria agli ioni di litio di Nissan, estremamente piccola e capace, che alimenta i motori, e all’adozione di inverter compatti, integrati in ciascuno di essi.

Dato che l’abitacolo di Pivo 2 può compiere un giro completo, la portiera anteriore è accessibile da qualsiasi direzione e si orienta verso i passeggeri che devono salire, e non viceversa. Gli occupanti si accomodano a bordo come se entrassero in un proprio spazio personale. All’interno, l’atmosfera dell’abitacolo ispira pace e tranquillità. Il guidatore siede in posizione centrale e avanzata; ai lati, leggermente arretrate, due comode poltrone accolgono i passeggeri nel massimo comfort.

Per facilitare la salita e la discesa, il quadro strumenti di Pivo 2 è integrato nella portiera anteriore elettrica e il volante si solleva quando questa viene aperta. L’Agente Robotico si trova sulla sinistra del cruscotto, mentre a destra c’è uno schermo LCD che funziona seguendo le dinamiche di comunicazione tra il guidatore e RA.

Tecnologie del futuro per regalare comfort, piacere di guida e una rivoluzionaria flessibilità – anche negli spostamenti laterali.
Le due doti fondamentali di una city-car sono la praticità e il comfort per muoversi agevolmente nel traffico e parcheggiare in spazi limitati. La rotazione completa dell’abitacolo di Pivo 2, come sul concept di prima generazione, è resa possibile da avanzate tecnologie “drive-by-wire” per la gestione dei comandi e dal sistema “Metamo” (geometria variabile) che consente flessibili cambi di geometria. Grazie a questa peculiare caratteristica, il pilota guarda sempre davanti a sé quando è al volante, anche mentre parcheggia o fa inversione.

L’avanzata tecnologia di controllo che coadiuva i sottili motori di trazione discoidali inseriti nelle ruote, permette un’agilità di manovra difficile da ottenere con un veicolo tradizionale. Le quattro ruote si comandano in maniera indipendente, con movimenti che ricordano quelli della mano, e per questo Pivo 2 è capace di spostarsi anche lateralmente – un ovvio vantaggio nel traffico cittadino e nelle manovre di parcheggio.

Il sistema Metamo tra l’altro, oltre a consentire l’orientamento flessibile della vettura in ogni direzione per la massima praticità, contribuisce anche a migliorare le performance dinamiche e la sicurezza. Il sistema, ad esempio, controlla automaticamente la posizione delle ruote in base alle condizioni di guida e distribuisce equamente il carico ai quattro angoli della vettura, facendo muovere le ruote all’indietro in fase di accelerazione, in avanti nelle decelerazioni e verso l’esterno della curva nelle svolte. Questa tecnologia di ripartizione del carico ottimizza la stabilità eliminando le inclinazioni della scocca in accelerazione, decelerazione e in curva.

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