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Il riferimento ai fatti di cronaca più recenti con l'incidente mortale di Casal Palocco sono più che evidenti: un guidatore incapace, distratto e inosservante dei limiti, un incrocio, due veicoli con le traiettorie che si intersecano. Un dispositivo come quello messo a punto da Nissan - che si chiama Intersection Collision Avoidance - avrebbe forse potuto evitare o mitigare i danni in un tipo di collisione a 90°, dove l'energia cinetica si scarica quasi tutta sul mezzo che viene urtato dal fianco.
Nelle foto dei test effettuate sul tracciato di Yokohama (Giappone) la Casa ha mostrato un prototipo del sistema di guida ProPILOT equipaggiato di Lidar (radar a medio raggio che ha una visione tridimensionale dell'ambiente) che riesce a percepire e intervenire per tempo al momento in cui rileva sul proprio percorso un altro veicolo sopraggiungente, in questo caso una moto. Accortosi della possibile collisione rilevando con precisione direzione e velocità, il Lidar interviene con un allarme e al limite azionando autonomamente i freni.
Logicamente questo tipo di assistenza alla guida non può superare le leggi della fisica, quindi in caso di velocità eccessiva non potrà evitare del tutto lo scontro. Anche ammesso che il sistema possa utilizzare l'intera forza frenante (che di regola è pari a circa 1 g, ma sulle sportive è anche più alto), per fermarsi completamente ad una velocità di 100 km/h servono non meno di 35-38 metri, ma molto spesso basta riuscire a ridurre la velocità d'impatto alla metà per limitare i danni alle persone.
Takao Asami di Nissan ha dichiarato: “Nissan sta sviluppando tecnologie che possono contribuire a una drastica riduzione degli incidenti stradali, per la sicurezza dei nostri clienti e di tutti gli utenti della strada e saranno pronti entro il 2025.”