Nissan Intelligent Mobility: strategie per il futuro

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Il costruttore giapponese protagonista della mobilità prossima, quando sicurezza e connettività saranno gli elementi più importanti delle vetture
15 giugno 2018

Ma quanto è cambiato il lavoro di chi costruisce vetture?

Fino a trent’anni fa, si trattava sostanzialmente di allestire intorno ad un motore ed a quattro ruote un veicolo, rispondendo a criteri di estetica e funzionalità che ai nostri occhi appaiono preistorici.

Oggi, alla funzione tecnica si sono affiancati, e tendono a diventare addirittura predominanti, altri fattori: il rapporto uomo-macchina è cambiato e le categorie del secolo scorso non valgono più:

Sicurezza, connettività, guida autonoma, propulsione elettrica: sono questi i concetti che turbano i sogni dei progettisti e affliggono i capitani d’industria.

Un fenomeno inarrestabile, che coinvolge direttamente le Aziende: comprendere i cambiamenti, oggi, significa infatti poterli gestire senza farsi dominare da essi domani.

Non stupisce quindi che Nissan, uno tra brand più fortemente impegnati nella fase di transizione che stiamo vivendo, abbia organizzato una giornata in cui il tradizionale momento di prova di nuove soluzioni tecniche sui suoi veicoli stato anticipato da una tavola rotonda alla quale interlocutori diversi hanno portato il loro contributo sul tema della sicurezza e della mobilità futura.

E la “Nissan Intelligent Mobility“, promossa dalla filiale italiana, che in questo modo festeggia i suoi primi 30 anni di attività, sempre caratterizzata dalla capacità di innovare, sfidando le convenzioni e mettendo in discussione lo status quo.

Teatro dell’evento, l'impianto polifunzionale di Vallelunga, con cui Nissan ha stipulato un importante accordo che prevede l’impiego dei suoi veicoli per la formazione degli istruttori dei corsi di guida sicura.

Sicurezza che è un po’ il mantra ripetuto nel corso degli interventi e l’elemento centrale delle novità presentate alla stampa: tra tutte, il sistema ProPILOT installato sul nuovo Qashqai, che assiste il pilota in fase di sterzata, accelerazione e frenata.

La tecnologia ProPILOT comprende tre funzioni:
Intelligent Cruise Control, che regola la velocità e mantiene la distanza dal veicolo che precede nella stessa corsia di marcia;
Lane Keep Assist, che agisce sullo sterzo per mantenere la vettura al centro della corsia, anche in presenza di un veicolo che precede;
Traffic Jam Pilot, che permette di seguire la vettura che precede alla distanza stabilita, e che se necessario rallenta fino a fermarsi per poi ripartire.

Pur potendolo indicare come il primo passo di Nissan verso la guida autonoma, questa tecnologia richiede comunque l’attenzione e l’intervento del conducente, che rimane l’unico responsabile del controllo e del comportamento del veicolo.

Nissan Qashqai con ProPILOT è disponibile sulla versione 1.6 dCi 130 CV 2WD e 4WD manuale e 2WD automatico, a partire dall’allestimento N-Connecta e di serie sulle versioni top di gamma Tekna e Tekna+.

ProPILOT è parte della roadmap strategica Nissan Intelligent Mobility, che traccia nel presente e in prospettiva la modalità con cui le vetture sono e saranno alimentate (Nissan Intelligent Power), guidate (Nissan Intelligent Driving) e connesse (Nissan Intelligent Integration): un concentrato di tecnologia capace di modificare il il rapporto “uomo-macchina”, dando vita ad una nuova partnership in cui il supporto tecnologico amplifica il controllo e migliora i tempi di intervento, garantendo più sicurezza, comfort e migliore esperienza di guida.

Un po’ quello che accade con il sistema e-Pedal, disponibile sulla full electric Leaf, che ambisce a ridefinire il concetto di guida permettendo di accelerare, decelerare o arrestare il veicolo attraverso un solo pedale, aumentando o diminuendo la pressione sull’acceleratore.

Rilasciando il pedale, infatti, l’auto si ferma in modo graduale e completo, senza bisogno di utilizzare il freno: con una decelerazione che può arrivare a 0,2 G, e-Pedal elimina la necessità di spostare il piede dall’acceleratore al freno, riducendo lo stress e la fatica specie in ambito urbano.

Grazie a questo sistema, il pilota usa il pedale fino al 90% in meno rispetto alle auto convenzionali, con l’aggiunta che la decelerazione contribuisce alla ricarica del pacco batterie della vettura.

 

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