Nissan, Enel, IIT: il car sharing elettrico 2.0

Nissan, Enel, IIT: il car sharing elettrico 2.0
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Progetto pilota con infrastrutture di ricarica V2G (Vehicle to Grid), che permette di usare le auto elettriche per immettere energia in rete e contribuire alla sua stabilità.
4 maggio 2017

L’auto elettrica? E’ una batteria con quattro ruote.

Non è una definizione riduttiva o offensiva, ma anzi tutto l’opposto: è la premessa per un’ulteriore innovazione nel rapporto tra uomo, macchine ed ambiente.

Arrivano infatti anche da noi le infrastrutture di ricarica V2G (Vehicle to Grid) sistema che permette di usare le auto elettriche come fonte d’alimentazione per immettere energia in rete e contribuire alla sua stabilità.

Una modalità virtuosa già praticata in alcune nazioni europee e che, per mancanza di una normativa esecutiva, in Italia è ancora tabù.

Il paradosso è doppio, visto che è un’azienda italiana, l’Enel, ad aver ideato il sistema, molto apprezzato oltre i nostri confini: evidentemente il detto “nemo propheta in patria“ è valido più che mai, e la Politica ancora una volta è ben più lenta delle innovazioni tecnologiche.

In attesa che dalle parti del Parlamento si diano una smossa (elettrica?…), siamo a presentare un interessante progetto pilota che vede coinvolti Enel Energia, Nissan Italia e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, per un ulteriore potenziale sviluppo della mobilità elettrica.

Le tre società hanno ideato un car sharing elettrico aziendale con infrastrutture di ricarica V2G (Vehicle to Grid), tecnologia che permette di utilizzare le vetture elettriche come vere “batterie con le ruote”, in grado di accumulare e reimmettere in rete l’energia non utilizzata, grazie alla gestione bidirezionale della carica, disponibile nelle colonnine ma anche a bordo.

«Il sistema V2G - rivela Ernesto Ciorra, Direttore Innovazione e Sostenibilità di Enel - è una tecnologia che migliora le prestazioni del sistema elettrico e crea valore per i proprietari delle autovetture. Ciò è coerente con la visione di Enel sull’innovazione, e contribuisce anche a determinare migliori condizioni nell’ambiente. Nell’ottica della nostra “Open Innovation“, Enel ha anche siglato un accordo con IIT per lo sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative nel campo dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e della generazione distribuita, un tassello importante per la ricerca di nuove alternative energetiche sostenibili».

Roberto Cingolani, Ernesto Ciorra e Bruno Mattucci provvedono alla ricarica di una Nissan Leaf presso le colonnine V2G installate all'IIT di Genova
Roberto Cingolani, Ernesto Ciorra e Bruno Mattucci provvedono alla ricarica di una Nissan Leaf presso le colonnine V2G installate all'IIT di Genova
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Per il momento, però, a causa del ritardo già citato nella definizione del quadro regolatorio, le colonnine installate presso l’IIT funzionano in modo classico, cioè unidirezionale, per ricaricare le due Leaf che Nissan ha messo a disposizione dell’IIT, la cui fruizione per i dipendenti dell’Istituto è gestita dalla piattaforma Glide.

«La mobilità e il consumo domestico - sottolinea Roberto Cingolani, Direttore Scientifico IIT - sono due ambiti prioritari per la realizzazione di soluzioni energetiche pulite ed efficienti. Lo sviluppo della nostra società non può più prescindere dall’uso razionale delle risorse energetiche, elemento imprescindibile per la salute dell’essere umano e la salvaguardia ambientale».

La collaborazione tra Enel e Nissan ha solide radici: insieme hanno lanciato in Danimarca il primo hub commerciale V2G al mondo, presso la sede della utility danese Frederiksberg Forsyning, che ha acquistato 10 Nissan e-NV200 e dove sono stati installati 10 caricatori V2G, che si aggiungono ai 17 già operanti in Danimarca.

Grazie alla tecnologia V2G, i veicoli elettrici possono ampliare la gamma di servizi a disposizione dei sistemi di gestione dell'energia, ad iniziare dall’immettere, quando sono fermi, energia in rete, offrendo così un supporto di bilanciamento di rete al Transmission System Operator Energinet.dk, in cambio di remunerazione.

Attività analoga è stata avviata anche nel Regno Unito, dove sono state già installate presso il Nissan Technical Centre Europe di Cranfield i primi 9 caricatori V2G e 1 unità presso l’Università di Newcastle.

Una delle due Nissan Leaf in uso all'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova
Una delle due Nissan Leaf in uso all'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova

«Prosegue il nostro impegno - ha detto Bruno Mattucci, Amministratore Delegato di Nissan Italia - per lo sviluppo di una Mobilità Intelligente che sia sostenibile, sicura e connessa. In questa direzione si inserisce il lancio in Italia di Mov-E, il car charing elettrico aziendale di Nissan, che prende il via dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, uno dei principali centri di eccellenza tecnologica mondiale. Si tratta di una soluzione di mobilità a zero emissioni in condivisione con piattaforma dedicata su App, in grado di scambiare energia tra l’auto e la rete energetica attraverso l’integrazione con la tecnologia Vehicle-to-Grid sviluppata da Nissan e Enel».

Tutti tasselli di quell’ambizioso ma affascinante puzzle che partendo dalla strategia "Nissan Intelligent Mobility" ha generato il progetto Mov-E, che punta a soddisfare le esigenze lavorative con quelle private, generando un inedito circolo virtuoso capace di essere davvero “win win“.

Quella che pareva un’utopia, appunto un modello nel quale siano tutti gli attori a guadagnarci, oggi appare a portata di mano.

E che rende meno irreale l’obiettivo di arrivare in Italia a 700.000 vetture elettriche entro il 2021.

A patto, ovviamente, che la Politica finalmente si accorga della loro esistenza.

 

 

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