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Dopo settimane di attività gestionali e industriali che hanno dovuto fare i conti con guerra locale e sanzioni globali, con non poche difficoltà, pare arrivi l’epilogo per il caso Avtovaz. E' sotto un certo punti di vista la conclusione di un negoziato tra il fronte interno, russo e l'Europa, o meglio la Francia.
Il costruttore auto noto per il marchio Lada, con le celebri Niva, ora in mano al gruppo francese Renault capitanato dall’italiano De Meo, finirà tutto ai russi. La Casa automobilistica francese prevede di vendere la propria grande partecipazione societaria, del 68%, al prezzo simbolico di un rublo. Molto probabilmente, almeno secondo fonti di russe che prima di tutti hanno dato la misura, questa partecipazione andrà al governo di Mosca, o meglio all'istituto automobilistico “NAMI”.
A ventilarlo le previsioni del ministro dell'Industria e del Commercio russo, Manturov, il quale ha ricordato che il gruppo francese si riserva l’opzione di riacquisto, entro i prossimi cinque o sei anni, ma se la Russia farà degli investimenti in questo periodo, saranno considerati nel momento del riacquisto. Come dire: bene la cessione a prezzo simbolico, ma poi, non si pretendano regali o sconti.
Per Renault l’affare Avtovaz e Avtoframosn (la Renault Russia, come chiamata originariamente) diventa un non affare, anzi. Difficile stimare delle perdite di fronte a un valore come quello di cui si parla, mentre le azioni Renault da inizio guerra hanno già perso il 40% circa.
La Renault Russia, sorta nel 1998, ha prodotto o produceva in loco varie auto del gruppo, come: Duster, Logan, Sandero, Arkana, Kaptur e Terrano.
Da Mosca fanno sapere che lo stabilimento non sarà messo fuori servizio, ma produrrà altre vetture, possibilmente del marchio Lada, trovando alternative per le forniture.