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Molti di voi conoscono il nome di Keiichi Tsuchyia come creatore del drift ed è sicuramente grazie a lui che il movimento attuale ha raggiunto il successo che conosciamo. Le radici dello sport risalgono però a qualche tempo prima grazie ad ex un pilota del moto mondiale: Kunimitsu Takahashi
Non mi soffermerò sui dettagli della carriera motociclistica di Kunimitsu Takahashi, ve lo racconta meglio di me Nico Cereghini nel suo articolo. Per il momento ci basta sapere che Takahashi fu vittima di un terribile incidente durante il Tourist Trophy del 1963 e decise di abbandonare il mondo delle due ruote.
Kunimitsu Takahashi non si perse d'animo e nel 1964 firmò un contratto per correre con la Nissan R380A e successivamente con la Nissan Skyline GT-R "Hakusoka" nel campionato turismo nipponico.
Kunimitsu Takahashi arrivò anche a correre sulle ruote scoperte disputando una gara di Formula 1 su una Tyrrel 007 privata. Era l’ultimo gran premio del 1977 al Fuji. Partì ultimo e si classificò 9. sotto la bandiera a scacchi.
Nel 1994 fu incaricato di sviluppare la Honda NSX per Le Mans. Si ritirò dalle corse solo nel 2000 quando di dedicò completamente alla gestione del suo team e della Japanese GT Association di cui divenne presidente.
Nel 2020, due anni prima della sua scomparsa per un male incurabile, il governo giapponese lo insignì del premio al merito per gli sportivi (Sportsperson of Merit Award)
Takahashi è sicuramente ricordato per le gare corse alla guida della Nissan Skyline GT-R. Kuni-san, come era soprannominato, insieme a Kitano e Motoharu Kurosawa, divennero noti come il Miragurasu Oppama Works (Oppama era una fabbrica dalla quale la Nissan sviluppò molte delle sue auto da corsa, e miragurasu significa letteralmente "tre corvi", ma nel significato equivale ai Tre Moschettieri). Il trio portò la Nissan G-TR a dominare il panorama delle gare Turismo, contribuendo all'attuale fama dell'acclamata coupè, il solo Takahashi vinse 50 gare in quegli anni.
Durante la sua carriera Takahashi conquistò il cuore del pubblico grazie al suo personalissimo stile di guida, affrontava le curve con spettacolari scivolate sulle quattro ruote. Non che i pneumatici di quel tempo fossero molto aderenti, ma Takahashi dimostrò un abile controllo dell'auto con queste acrobazie, mantenendo la traiettoria e passando senza soluzione di continuità tra aderenza e scivolamento. Senza saperlo, Kunimitsu Takahashi aveva inventato il Drift.
Negli anni ‘80 le tortuose strade di montagna del Giappone divennero il teatro abituale delle gare clandestine che presero il loro nome dalla parola giapponese : touge (letto toh-ghe). Erano ancora gara di velocità generalmente corse in discesa per sopperire alla poca potenza delle auto. Lo stile di guida di Takahashi venne adottato dai concorrenti e fu anche questo aspetto a spingerlo, assieme a Keichi Tsuchyia, a raccogliere i giovani in pista per contrastare quello che nel tempo era diventato un vero problema sociale.
Agli inizi degli anni 2000 lo sport iniziò a farsi conoscere nel mondo grazie alla creazione del D1GP, il campionato professionistico giapponese. Nel 2004 gli organizzatori nipponici organizzarono una manifestazione promozionale presso l’ovale di Irwindale in California, ma questo non ebbe i risultati sperati. Il drift fu siì importato negli Stati Uniti, ma con uno nuovo campionato il Formula Drift.
Fu in quegli anni che Nicola Tesini allora giornalista specializzato in tuning per una nota rivista di settore conobbe questo mondo, grazie ai DVD che gli furono inviati da un amico che viveva in Giappone. Nicola si appassionò e creò “Solo Curve di Traverso” l’organizzazione che per prima al mondo fece approvare alla federazione nazionale, ACI Sport nel nostro caso, un regolamento per le gare di drift.