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La conferma è arrivata dalla vicepresidente della Commissione, Roxana Minzatu, in risposta a un'interrogazione del Partito Popolare Europeo (PPE).
Minzatu ha chiarito che il regolamento prevede la presentazione di una relazione sui progressi entro il 2025. Solo sulla base di quella relazione si procederà con una revisione nel 2026. “Il traguardo del 2035 garantisce sicurezza a produttori, fornitori e investitori, fornendo un margine temporale adeguato per pianificare una transizione equa” ha spiegato.
Negli ultimi mesi, diversi costruttori e alcuni Governi dell’Unione Europea hanno insistito per anticipare la discussione sulle nuove regole al 2025. Tra questi, l’Italia si è schierata in prima linea, con il ministro Adolfo Urso che ha criticato a più riprese i tempi decisi dalla Commissione. Tuttavia, le risposte da Bruxelles sono rimaste ferme, ribadendo il rispetto del calendario stabilito.
La vicepresidente Minzatu ha sottolineato anche il ruolo strategico degli e-fuels nel percorso verso la neutralità carbonica. Questi carburanti sintetici, secondo i sostenitori, potrebbero consentire la sopravvivenza dei motori termici riducendo le emissioni di CO2. La Commissione, tuttavia, non ha ancora confermato se includerà gli e-fuels tra le opzioni di alimentazione consentite dopo il 2035.
Parallelamente, Bruxelles si impegna a sviluppare una tabella di marcia per garantire un’occupazione di qualità, assicurando una transizione giusta per tutti i lavoratori coinvolti nel settore. Un elemento di potenziale novità potrebbe emergere dal "Dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica in Europa" annunciato recentemente dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Il confronto tra le parti inizierà a gennaio 2025 e potrebbe influire sulle decisioni future riguardo alle tempistiche e alle modalità della transizione.
Attualmente, la roadmap resta invariata: