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Riccardo Nencini, Vice-Ministro alle infrastrutture e trasporti, in occasione del convegno organizzato dal Centro Studi Promotor “Auto e mobilità per il rilancio del Paese”, ha risposto alle richieste da parte dei rappresentanti del mondo dell’auto di una maggiore attenzione e supporto, dichiarando che «Il Governo non è sordo al grido d'allarme che arriva dal mondo dell'auto, che invoca misure di sostegno per risollevare il mercato da una crisi che l'ha fatto tornare indietro di 35 anni, con un calo delle immatricolazioni sui livelli antecrisi del 47,7%. Ma non saranno gli incentivi ad arrivare in soccorso. Eventualmente si potranno cercare delle convergenze su misure di defiscalizzazione e semplificazione, inserite in un contesto di mobilità “verde”».
In particolare Massimo Nordio, Presidente dell'Unrae, l'associazione che riunisce in Italia gli importatori esteri di automobili, nonché Direttore Generale e Amministratore Delegato di Volkswagen Group Italia, ha puntato il dito sul forte impatto occupazionale, con la chiusura negli ultimi 2 anni di 500 concessionarie ed una perdita di circa 15.000 posti di lavoro.
Accise sui carburanti e deducibilità fiscale delle auto aziendali
Sul tema degli incentivi Nencini ha precisato che «nello 'Sblocca Italia' non ci sono più, né per l'auto né per l'edilizia privata. Si vedrà se si potrà trovare un altro provvedimento in cui inserirli. Non ci sarebbe nulla di scandaloso nell'adottare incentivi all'auto anche in Italia - ha affermato nel suo discorso introduttivo il Presidente del Centro Studi Promotor Gian Primo Quagliano - visto che li stanno già adottando con buoni risultati Spagna e Francia. Se però il Governo non li vuole, occorre intervenire su altri fronti, per esempio quello delle accise sui carburanti e la deducibilità fiscale delle auto aziendali, per rilanciare la mobilità privata, caduta del 22% dall'inizio della crisi ed essenziale per la ripresa dell'auto».
A questo proposito Nencini ha precisato che «la tendenza è quella di affiancare sempre più alla mobilità una maggiore attenzione a tutto ciò che si muove nel campo ecologico. Nel piano città, all'interno della Legge di Stabilità, sarà infatti inserita la possibilità di prevedere per edifici pubblici e privati colonnine di ricarica delle auto elettriche».
«Pronti alle sfide della mobilità ecologica»
Al Vice-Ministro, Bruno Mattucci, Amministratore Delegato di Nissan Italia, ha risposto che «l'industria automobilistica, sia con l'auto elettrica sia con la nuova frontiera di quella a guida autonoma, è già pronta alle sfide della mobilità ecologica».
«Ora sta al Legislatore - ha aggiunto l'Amministratore Delegato di Continental Italia Alessandro De Martino - far seguire allo sviluppo tecnologico anche appropriate innovazioni normative che ne rendano possibile l'applicazione sui mezzi che guidiamo tutti i giorni»
Fonte: Ansa