Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Il Presidente delle Filippine, Filippo Rodrigo Duterte, ha una vera ossessione per le supercar. Dal 2016, quando è stato eletto, sono state diverse le occasioni in cui ha distrutto un gran numero di vetture per portare avanti la sua lotta all’evasione fiscale. Nelle Filippine infatti, una legge sui beni di lusso impone una tassazione estremamente elevata per le automobili di fascia alta, legge che puntualmente viene aggirata dagli importatori.
Per Duterte, spesso paragonato dalla stampa internazionale a Donald Trump, la soluzione è solo una: lo sfasciacarrozze. Nel 2017 quindi, il Governo delle Filippine ha distrutto auto per 1,1 milione di dollari, mentre l’anno successivo ha raggiunto il record di quasi 100 automobili per un valore di oltre 6 milioni di dollari. In questi giorni al cimitero delle supercar si sono aggiunte una McLaren 620R (che l’importatore aveva fatto passare per una Porsche Cayman) ed altre vetture di pregio, tra cui una Bentley Continental Flying Spur del 2007 ed una Porsche 911 C2S. Il tutto è stato documentato, come da prassi, in un video in diretta sulla pagina Facebook del governo.
A lasciare perplessi non sono tanto le rigide regolamentazioni imposte da Duterte quanto lo spreco di denaro derivato dall’attività: lo stato potrebbe semplicemente appropriarsi delle vetture confiscate e rivenderle con la giusta tassazione, innescando un giro d’affari che andrebbe a giovare all’economia del paese. Evidentemente però, parte della credibilità del primo ministro dipende anche da decisioni come questa.