Nella storia di Opel, le moto compaiono ben prima della coppia Valentino Rossi Adam

Nella storia di Opel, le moto compaiono ben prima della coppia Valentino Rossi Adam
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Probabilmente sono in pochi a sapere che una delle più grandi case automobilistiche, la tedesca Opel, a suo tempo ha anche prodotto delle ottime moto, tra le quali una assolutamente unica…a razzo | <i>M. Clarke</i>
30 maggio 2013

La storia della azienda di Rüsselsheim è cominciata nel 1862, quando Adam Opel ha dato inizio alla fabbricazione di macchine da cucire, ed è sempre stata legata alla meccanica di precisione. Il notevole successo ottenuto dai suoi prodotti ha portato a una rapida crescita e nel 1887 la casa ha cominciato a costruire anche biciclette. Attorno al 1900 aveva circa 1.500 dipendenti e aveva fabbricato più di 500.000 macchine da cucire.

Nel 1901 Opel inzia a dedicarsi anche alle moto

La produzione automobilistica è iniziata nel 1899 ed è stata affiancata da quella motociclistica due anni dopo. Il legame della Opel con il mondo della moto, durato fino al 1930, non è stato continuo ma si è articolato in tre distinti periodi.

 

Il primo, durato fino al 1907, ha visto la realizzazione di modelli quasi tutti monocilindrici, a valvole laterali e con potenze comprese tra 1,75 e 3,5 cavalli. La trasmissione finale era a cinghia. Queste moto sono state costruite in numeri interessanti e si sono fatte valere per le loro ottime caratteristiche, ma in quel periodo la crescita del mercato automobilistico è divenuta tale da assorbire in misura sempre maggiore le risorse produttive della azienda, che tra l’altro era ancora impegnata nella fabbricazione delle macchine da cucire (terminata nel 1911) e delle biciclette.

 

Alle moto la Opel sarebbe tornata nel 1914, ma lo scoppio della prima guerra mondiale ha fatto rimandare la fabbricazione su grande scala del nuovo motore ausiliario a valvole laterali di 140 cm3, da collocare a lato della ruota posteriore, al 1918. In questo caso l’azienda di Rüsselsheim forniva anche un veicolo completo, oltre al motore sciolto, che è stato impiegato anche in alcune competizioni.

3,5 PS 1905 SV
Una delle prime moto Opel, la 3,5 PS realizzata nel 1905

Anche moto da corsa

Nel corso dei primi anni Venti la casa ha ottenuto una serie di importanti successi sportivi grazie anche a un modello da corsa appositamente studiato e realizzato. Si trattava di un monocilindrico a quattro valvole, comandate mediante aste e bilancieri, dotato di varie caratteristiche di grande interesse, a cominciare dal raffreddamento ad acqua e dalla disposizione posteriore dello scarico.

Un posto a sé nella storia merita la straordinaria moto a razzo realizzata da Fritz von Opel nel 1928. In fabbrica la soprannominarono il Mostro

 

Per ridurre al minimo il peso, il basamento era realizzato in lega di magnesio (e secondo alcune fonti pare che anche il pistone fosse in questo stesso materiale!). Il motore aveva una cilindrata di 204 cm3, ottenuta abbinando un alesaggio di 60 mm con una corsa di 72 mm, ed era dotato di un grosso volano esterno, collocato sul lato sinistro. Le gare alle quali questa moto prendeva parte si svolgevano su piste ovali in terra battuta, ippodromi e velodromi.  

Opel racer 22
Moto da corsa del 1922 realizzata da Opel. Monocilindrica a quattro valvole con raffreddamento ad acqua, basamento in magnesio, scarico posteriore, 204 cm3

 

Questa monocilindrica, apparsa nel 1922, è stata pilotata anche dallo stesso Fritz von Opel, nipote di Adam e per diverso tempo grande protagonista della scena motoristica (il cognome Opel è stato preceduto da von a partire dal 1918). Nel 1923 è entrata in produzione una interessante moto, azionata da un monocilindrico di 148 cm3 direttamente derivato dal motore ausiliario, che è stata ben presto dotata di valvola di aspirazione in testa (quella di scarico rimaneva laterale). Questa motoleggera (il peso era contenuto in una sessantina di chili) erogava due cavalli. Il cambio era a due marce. La fabbricazione è continuata fino al 1925, quando la Opel ha sospeso l’attività in campo moto.

Nel 1928 arrivano le monocilindriche 500

Si è trattata però di una assenza dalla scena di breve durata perché solo tre anni dopo la casa ha ripreso la produzione motociclistica nelle officine Elite-Diamant, in Sassonia, recentemente acquisite. I modelli erano analoghi a quelli in precedenza prodotti con il marchio Neander (dal nome del progettista). Si trattava di robuste monocilindriche di 500 cm3 realizzate tanto in versione a valvole laterali quanto con distribuzione ad aste e bilancieri.

Fritz su Raketen Opel
Il coraggioso Fritz von Opel sulla moto a razzo, 1928

 

Erano note come Motoclub e il modello più sportivo, dotato di due tubi di scarico, erogava 22 cavalli, una potenza davvero ragguardevole all’epoca per un motore di quella cilindrata. Il cambio era a tre marce. Nella parte ciclistica spiccavano il telaio, costituito da profilati in acciaio uniti mediante chiodatura, e la forcella elastica di insolito disegno. La produzione di queste moto è terminata nel 1930, quando la Opel ha definitivamente abbandonato la scena motociclistica.

"Il mostro": ecco la moto a razzo

Un posto a sé nella storia merita la straordinaria moto a razzo realizzata da Fritz von Opel nel 1928 e da lui stesso provato sul circuito dell’Avus. Si trattava di una Motoclub, nella versione più sportiva, alla quale erano stati aggiunti sei razzi a propellente solido. In fabbrica la soprannominarono “il Mostro”.

L'uscita di scena di Fritz von Opel e l'arrivo di GM

Il coraggioso Fritz era noto all’epoca come “uomo razzo”, in quanto aveva realizzato due vetture e due aerei dotati appunto di questo sistema di propulsione. Con la RAK 2, spinta da ben 24 razzi, all’Avus raggiunse i 238 km/h. Un altro importante record lo ottenne per i veicoli su rotaie, a 254 km/h, con la RAK 3. Alla fine del 1929 Fritz von Opel lasciò l’azienda e andò a vivere in Svizzera.

 

Sempre nel 1929, l'80 per cento delle azioni Opel furono vendute alla statunitense General Motors, che due anni dopo ne completò l'acquisizione. Corsi e ricorsi storici hanno visto per la recente campagna pubblicitaria di Opel Adam, in vendita dall'inizio del 2013 e con il nome del fondatore dell'azienda tedesca, il nove volte campione del mondo di motociclismo Valentino Rossi nel ruolo di testimonial. Due e quattro ruote si sono incrociate nuovamente.  

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