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Il dramma socio economico, oltre che sanitario, coinvolge nel 2020 tutta l’Europa mettendola di fronte a parecchi problemi giuridici. L’Unione è in crisi e molti vorrebbero “fare come hanno fatto gli inglesi” di recente con la Brexit.
Ma, cosa hanno fatto per ora gli inglesi? Benché dal 31 gennaio la Brexit sia diventata una realtà, da un punto di vista giuridico siamo ancora in una fase di transizione, spiega nel video Justin Frosini, professore associato di diritto pubblico comparato alla Bocconi. Le molte Case auto come Aston, Bentley, Jaguar Land Rover, Lotus, McLaren, Mini, Rolls o Vauxhall e tutta la filiera automotive britannica; gli operatori di mobilità sudditi di sua maestà, in realtà sono ancora legati per molti aspetti all’Europa del 2020, più di quanto pensi chi grida di imitarli, invidiandoli.
"Giuridicamente il Regno Unito è ancora un membro dell'Unione a tutti gli effetti ed è sottoposto alla Corte di giustizia europea e a tutte le altre norme - spiega Frosini - la Commissione ha infatti predisposto un ingente piano di aiuti per le imprese britanniche che consistono in sovvenzioni dirette, garanzie di stato sui prestiti, prestiti pubblici e aiuti all'esportazione”.
Senza creare polemiche, prima di fissarsi su alcune idee o supposizioni e tempistiche, inerenti all'Italia che verrà, occorre ricordarlo.
Sono aiuti questi, 57 miliardi di euro, di cui fruiscono molte aziende automobilistiche, per fortuna loro. “E dei cittadini britannici - conclude Frosini - anche degli stessi sostenitori dell'uscita dalla UE".