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Le modifiche alle normative in merito ai consumi e alle emissioni, destinate a diventare sempre più stringenti nei prossimi anni, finiranno per influenzare significativamente il modo in cui le nuove vetture verranno progettate e fabbricate. Le tabelle statunitensi per i consumi CAFE (Corporate Average Fuel Efficiency), ad esempio, nel 2025 dovrebbero richiedere una media di percorrenza di circa 23,17 chilometri per litro, una riduzione del 50% dell'attuale efficienza energetica.
Come ottenere questi risultati, dunque? Uno studio degli analisti di IHS Markit suggerisce come via migliore per raggiungere l'obiettivo un utilizzo sempre maggiore delle materie plastiche, nonché l'adozione di compositi di nuova generazione. Secondo IHS Markit, nel 2020 ogni automobile utilizzerà 350 kg di parti in plastica, contro i 200 kg del 2014.
Questa soluzione, peraltro, permetterà anche una riduzione dei costi di produzione ed un aumento dell'efficienza dei cicli industriali, particolarmente importante nell'ottica della futura crescita della produzione mondiale di veicoli, che, soprattutto in virtù dell'espansione del mercato cinese, dovrebbe toccare quota 110 milioni di vetture nel 2025.
Questi temi verranno affrontati al GPS 2016 - acronimo di Global Plastic Summit - che si terrà a partire dal 28 settembre a Chicago. L'attenzione verrà focalizzata in particolare sulle applicazione dei compositi rinforzati con fibre di carbonio, il cui utilizzo permetterà di ridurre significativamente la massa dei veicoli.