Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Di fronte alla folla che si accalca nelle vie dello shopping soprattutto dei grandi centri, il Governo cerca delle contromisure per limitare la diffusione del contagio da Coronavirus.
Una riunione tra i rappresentanti della maggioranza, il CTS ed il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese è in programma oggi e qualcosa potrebbe cambiare rispetto al DPCM del 3 dicembre che ha stabilito restrizioni e deroghe per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021.
Da una parte, è l'ipotesi che trapela dai corridoi romani, vi sarebbe l'orientamento a dichiarare zona arancione o rossa tutto il territorio nazionale nei giorni festivi e prefestivi del periodo natalizio, considerate le giornate più a rischio, cioè quelle in cui tradizionalmente più cittadini si mettono in movimento.
Dall'altra, però, si vorrebbe allentare la stretta sui piccoli comuni, i cui abitanti sarebbero costretti a rinunciare agli incontri con familiari distanti solo pochi chilometri, a volta qualche centinaio di metri.
Si valuta dunque una deroga che dia a chi abiti in paesi sotto i 5.000 abitanti la possibilità di spostarsi entro 30 chilometri, un allentamento di cui già aveva parlato il ministro degli esteri e leader del M5S Luigi Di Maio nei giorni scorsi.
Si tratta di 5.500 Comuni, ovvero il 69% dei Comuni italiani, nel quale vivono circa 10 milioni di residenti, sottolinea una analisi della Coldiretti/Fondazione Divulga in riferimento alle restrizioni in arrivo per Natale.
Lo schieramento di chi chiede maggiori restrizioni durante le feste sembra essersi allargato in Italia dopo la decisione della Germania comunicata dalla cancelliera Angela Merkel, che insieme ai Lander ha deciso per un lockdown più duro a partire dal 16 dicembre. In tutta la nazione il commercio al dettaglio sarà fermato dal 16 dicembre al 10 gennaio e saranno vietati gli assembramenti all'aperto.