MyTaxy, ecco l'App anti-Uber della Mercedes
La galassia dei taxi milanesi si prepara ad un'offensiva senza precedenti agli eterni rivali di Uber con i suoi NCC “alternativi”. Una guerra 2.0, che si disputa con armi tecnologiche e sofisticate, per cercare di arginare la concorrenza dell'ormai celebre App californiana che, operando anche ai margini della legalità, ha spiazzato i tassisti all'ombra della Madonnina.
In arrivo un numero unico per i Taxi milanesi
La realtà dei taxi memghini è abbstanza complessa perché attualmente si basa su tre cooperative principali in concorrenza tra loro. Un primo passo dovrebbe arrivare dalla costituzione di un numero telefonico comunale unico (sarà gestito da Fastweb), che renderebbe più concorrenziali queste tre realtà.
Il nuovo sistema dovrebbe consentire di smistare le richieste di taxi, individuando i veicoli più vicini per consentire un servizio più efficiente per i clienti. L’istituzione del numero unico dovrebbe consentire inoltre di superare l’utilizzo delle colonnine telefoniche nelle aree di sosta dei taxi (strumento quanto mai obsoleto), consentendo una gestione delle chiamate più rapida.
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- A differenza di Uber, MyTaxy crea un network di tassisti veri e propri
MyTaxy: perché fa tremare Uber e sorridere i tassisti
La vera mannaia che potrebbe arrivare molto presto su Uber però è ancora più sofisticata. Si chiama MyTaxi ed è una applicazione che permette di prenotare un'auto bianca direttamente dal proprio smartphone, con un funzionamento analago a quello di Uber. Con una importantissima differenza però. Mentre Uber mette in contatto i clienti con NCC – non veri e propri taxi quindi ma noleggi con conducente che dovrebbero effettuare il servizio partendo sempre dal deposito – MyTaxi crea un network di normali taxisti, titolari di regolare licenza per il trasporto di passeggeri all'interno di una determinata area comunale.
Una volta geolocalizzata la propria posizione, la App di MyTaxy contatta immediatamente i taxi più vicini. Il cliente a questo punto potrà visualizzare il profilo del tassista che ha accettato la corsa e sapere quanti minuti dovrà attendere per ricevere il passaggio. Simile ad Uber anche il sistema di pagamento. Non serviranno banconote, né carte elettroniche, ma si farà tutto tramite la App, che al momento della registrazione è stata collegata alla carta di credito del cliente. Per il servizio MyTaxy trattiene una piccola commissione (in Germania è di soli 79 centesimi) ma dovrebbe mettere sul piatto tariffe più concorrenziali rispetto a quelle di Uber, con costi chiari, trasparenti e tutto sommato allineati a quelli dei tassisti (commisione esclusa).
Mentre Uber mette in contatto i clienti con NCC, MyTaxi crea un network di normali tassisti
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MyTaxi: fusione con car2go in vista?
La realtà in cui si troverà ad operare è affollata e attraversata da dinamiche complesse ma MyTaxi sembra avere davvero tutte le carte in regola per sfondare anche a Milano. Questo servizio infatti è super collaudato e può vantare già 10 milioni di utilizzatori e 45.000 tassisti associati in 40 città di 6 Paesi (Germania, Austria, Polonia, Svizzera, Spagna e Usa). Nata nel 2009, MyTaxi è stata acquisita poi dal Gruppo Daimler AG, o, per essere più precisi, dalla Moovel GmbH, la stessa società che gestisce l'innovativo servizio di car shargin car2go.
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- MyTaxy potrebbe essere integrato con il servizio di car sharing car2go
Non è da escludere quindi che nel prossimo futuro il servizio MyTaxi possa essere integrato con le smart di car2go, in modo tale da offrire un inedito servizio di mobilità a 360°. Se l'integrazione tra le due realtà dovesse diventare realtà, i clienti potranno trovare e prenotare attraverso un'unica app sia i taxi che le smart del car2go. A seconda delle esigenze potranno scegliere tra city car bianche e blu per farsi portare a destinazione, o un taxi per poter viaggiare portando con sé bagagli pesanti.
Non tutti sono favorevoli
MyTaxi, presentata ai tassisti milanesi circa un mese fa, potrebbe essere attivata a Milano già nel corso di aprile, in vista dell'Expo. Contrastanti però, ancora una volta, le opinioni dei tassisti. Mentre quelli autonomi hanno accolto con interesse la nuova App, quelli abituati a lavorare con le cooperative sembrano averla già marchiata come una nuova minaccia.
