Museo Casa Enzo Ferrari: cambia la gestione ma non la passione

Modena – Basta giungere nei pressi di Maranello per respirare un'aria diversa dal solito. Nella terra che ha dato i natali ad Enzo Ferrari la passione per i motori è palpabile nell'aria, ed una volta davanti al Museo Casa a lui dedicato il peso del marchio più forte del mondo si fa decisamente avvertire.

Il peso del blasone

La quantità di gente accorsa è innumerevole. E' inutile girarci intorno: nessun altro marchio al mondo è in grado di calamitare su di sé le attenzioni come quello del Cavallino Rampante. La folla giunta a presenziare a questo evento porterebbe chiunque a pensare che la Rossa fosse alla vigilia di un importante annuncio sportivo, ma l'occasione era ben altra.

Nel giorno del compleanno del fondatore della Casa di Maranello, è stato infatti inaugurato a Modena il nuovo Museo Casa Enzo Ferrari, che riapre al pubblico a 116 anni dalla nascita del “Drake” forte di una nuova identità: la Fondazione proprietaria della struttura (della quale fanno parte le Istituzioni modenesi: Comune, Provincia, Camera di Commercio e Aci, col significativo sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio) ha infatti integralmente affidato in gestione all'azienda del Cavallino Rampante questo importante luogo ricco di passione e storia automobilistica.

Un'unica identità

Da oggi i due musei Ferrari, aperti ogni giorno dell’anno, Natale e Capodanno esclusi, si completano in reciprocamente: a Modena la storia dell’uomo che ha creato un mito e le auto dei suoi tempi. A Maranello la Ferrari di oggi e di domani, presentata come realtà di un passato di successi nelle corse e sulle strade.

Un luogo caratterizzato da una magia tutta speciale, dove le immagini in bianco e nero si tingono di colore, dove le auto che hanno segnato la storia di un marchio diventato leggenda si affiancano in una esposizione unica al mondo.

La collezione: tra storia sportiva e personale

Dalla monoposto di F1 con cui Berger e Alboreto fecero la doppietta di Monza del 14 agosto del 1988 (a 28 giorni dalla scomparsa del “Drake”), alla mitica Ferrari Enzo, passando poi attraverso la F40 e la Auto Avio Costruzioni 815 del 1940, la prima vettura realizzata da Enzo Ferrari. Questo e molto altro ancora è quanto possibile osservare presso il Museo Casa Enzo Ferrari, edificio che fu dal "Drake" venduto per poter acquistare la sua prima automobile, dando così il via alla costruzione di un mito.

Un pensiero a Schumacher

Presenti alla cerimonia di riapertura Piero Ferrari, figlio del fondatore, e Luca Cordero di Montezemolo, Presidente della Casa di Maranello che ha qui rivolto il suo pensiero, oltre che al Museo, a un uomo simbolo della storia sportiva del Cavallino Rampante, ovvero Michael Schumacher, che dalla fine di dicembre sta combattendo per la sua gara più importante.

Oltre 100 anni di storia video-proiettati sulle pareti

La nuova vita dello spettacolare Museo Casa Enzo Ferrari di Modena inizia dal grande padiglione principale: qui infatti, oltre a poter ammirare le automobili più significative della storia dell'Enzo Ferrari pilota - creatore della Scuderia e costruttore – è possibile entrare in una vera e propria “macchina del tempo”, che permette ai visitatori di ripercorrere oltre 100 anni di storia attraverso una video-proiezione molto suggestiva, che avvolge il pubblico tra immagini, suoni ed emozioni.

18 proiettori intrecciano la storia dell’automobilismo modenese, di Enzo Ferrari e delle sue gesta con quella del mondo nel quale si è svolta. Arte, tecnologia, design e nuove speranze, con in mezzo due Guerre Mondiali, sono il palcoscenico che accoglie i trionfi dei grandi piloti e delle più straordinarie Rosse.

Un luogo in cui sentirsi orgogliosi di essere italiani

Forte della sua nuova identità, che lo lega da oggi strettamente alla Casa di Maranello, il Museo Casa Enzo Ferrari rinnova quindi il suo status di luogo da visitare, grazie ad un carico di storia che il mondo ci invidia. Perché soprattutto in tempi come questi, vale la pena di passare per posti simili per ricordarci con quanto orgoglio possiamo vantarci di essere italiani.