Murazio, Fiat Autonomy: «Troviamo soluzioni cucite sulle esigenze del cliente»

Mirafiori Motor Village - Abbiamo conosciuto il mondo di Fiat Autonomy – divisione che sviluppa da anni sistemi per permettere la guida a persone con limitazioni motorie, sensoriali o intellettive - dal punto di vista di Danilo Ragona, Industrial Designer di 35 anni. 

Ora ci avviciniamo a questa particolare e variegata realtà del mondo Fiat in compagnia di Umberto Murazio, Responsabile Programma Autonomy Fiat Group Automobiles EMEA.

Quando nasce Fiat Autonomy?

«Fiat Autonomy nasce nel 1995 dalla volontà di garantire mobilità alle persone con disabilità. Troviamo soluzioni adatte alle esigenze dei singoli clienti, in collaborazione con i nostri partner allestitori specializzati in questo settore».

Il programma Fiat Autonomy ha un rapporto molto stretto con il territorio, è corretto?
«Autonomy ha un approccio diverso rispetto a quello che solitamente si trova nel mondo dell'automobile perché si occupa della vita reale di una persona, trasformando l'auto nel mezzo fondamentale per la libertà di movimento individuale. Nei nostri Centri di Mobilità aiutiamo a capire i nostri clienti se possono guidare, studiando poi quali sono le soluzioni tecniche ideali per permettere la guida, così da ottenere poi la patente speciale. Inoltre collaboriamo anche con specialisti esterni, per realizzare carrozzine o stampelle speciali per esempio, ma ci impegnamo anche nello sport, un fattore premiante per queste persone».

Cosa sono i Centri di Mobilità di Fiat Autonomy? I clienti dove possono reperire informazioni?

«Tutti i nostri concessionari sono in grado di seguire i clienti che hanno esigenze di mobilità particolari, spiegando i contenuti del programma Autonomy. In Italia in ogni caso offriamo 19 Centri di Mobilità, sparsi su tutto il territorio italiano, che sono forniti di commissioni mediche locali. Qui si trova un simulatore, che permette di valutare la condizione fisica e le capacità cognitive dei clienti, ma ci sono anche i nostri partner allestitori, che grazie a vetture multi-allestite e agli istruttori di scuola guida, permettono di fare persino una prova pratica di guida».

Tutti questi servizi hanno un costo per i clienti?

«Assolutamente no. Tutto questo processo è fondamentale per l'ottenimento della patente speciale ma viene offerto gratuitamente. I clienti, oltre a non dover sostenere alcuna spesa per la visita, non hanno naturalmente nessun obbligo di impegno all'acquisto».

Per allestire auto di questo tipo è fondamentale la personalizzazione. Siete in grado di soddisfare ogni esigenza?
«I nostri Centri di Mobilità possono rispondere già all'80% delle disabilità, mentre in casi particolari di tetraplegia per esempio, siamo comunque in grado di fissare un appuntamento specifico successivo per trovare la soluzione cucita addosso alle esigenze della persona».

Le auto del programma Autonomy possono essere guidate anche da non ha limitazioni motorie?

«Sì, certamente, abbiamo lavorato coi nostri allestitori non solo per modificare il meno possibile l'estetica delle nostre auto, ma anche per rendere fruibili i modelli modificati a chi non ha forme di disabilità. Inoltre abbiamo cercato di sviluppare allestimenti speciali che possano essere facilmente smontati senza oneri finanziari, per essere poi portati su un nuovo modello, qualora il cliente volesse cambiare auto».

Quali modelli del Gruppo Fiat possono ricevere le personalizzazioni di Autonomy?

«Il programma Autonomy è aperto a tutti i modelli dei nostri brand (Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Abarth, Jeep e Fiat Professional), poi naturalmente in base alla tipologia di patologia ci sono modelli più adatti rispetto ad altri».

Le personalizzazioni sui modelli vengono studiate direttamente da Fiat o da aziende esterne?
«In Italia abbiamo le migliori aziende di allestitori, sia per la guida che per il trasporto, a cui noi ci appoggiamo per studiare le soluzioni più adatte, anche se alcune invenzioni, come il tetto alto su Doblò per ospitare una persona nel vano di carico, l'abbiamo sviluppata come casa madre».

Aiutate i clienti anche dal punto di vista del disbrigo delle pratiche burocratiche?
«Nei nostri Centri di Mobilità, dove spesso operano associazioni specializzati, i clienti possono trovare tutte le informazioni necessarie riguardo alla pratiche burocratiche necessarie per l'ottenimento del permesso di guida. Tramite il sito dedicato poi i nostri clienti possono trovare tutte le informazioni legali, fiscali e sulle diverse tipologie di allestimento».  

Quanto ci vuole per ottenere la patente speciale e poi l'auto personalizzata?
«Dipende molto dal singolo caso. Alcune persone che frequentano i nostri Centri di Mobilità riescono a prendere la patente in pochissimo tempo, altre invece necessitano di maggiore esperienza. Per l'acquisto in concessionaria invece cambia davvero poco, perché bisogna semplicemente effettuare un ulteriore collaudo della macchina trasformata presso la motorizzazione. Questo significa un tempo di attesa superiore a una-due settimane in più rispetto alla consegna di un'auto senza modifiche».

Fornite anche l'auto personalizzata a chi ha bisogno di fare l'esame della patente? 
«In Italia purtroppo le autoscuole faticano ancora oggi ad offrire auto modificate con cui effettuare l'esame di guida. Noi invece siamo in grado di offrire gratuitamente ai disabili un'auto in comodato d'uso, arrivando anche ad aggiungere ausili necessari in caso di specifiche necessità».

Fiat Autonomy ha un rapporto molto particolare anche con lo sport non è vero?

«E' proprio così. Dal 2006, anno che a Torino ha visto andare in scena le Paralimpiadi Invernali, Fiat Autonomy ha sviluppato un approccio tutto particolare nei confronti dello sport, un'attività fondamentale per le persone disabili. Abbiamo quindi iniziato per esempio una serie di campagne pubblicitarie con campioni delle Paralimpiadi famosi, una su tutte Francesca Porcellato, ma anche ad organizzare corsi di sci gratuiti a Sestriere». 

Il Programma Fiat Autonomy raccontato da Danilo Ragona, Industrial Designer di 35 anni