Muoversi a Roma in tempo di Covid

Muoversi a Roma in tempo di Covid
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L’Automobile Club Roma presenta i risultati dell’indagine sulla mobilità in epoca pandemica
8 aprile 2021

L’auto privata si conferma il veicolo preferito dai romani per gli spostamenti anche nel post pandemia, ma bici e monopattini sono in forte crescita, mentre per la mobilità ideale del prossimo futuro non si potrà prescindere dal trasporto pubblico efficiente, con metropolitane, autobus e tram fondamentali per le esigenze di spostamento nella Capitale.

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Sono i principali risultati emersi dall’indagine presentata dall’Automobile Club Roma e realizzata in collaborazione con la Fondazione Filippo Caracciolo di ACI, secondo la quale ben l’82% degli intervistati continuerà a muoversi in auto: la rilevazione nasce dall'analisi delle risposte di un campione di 1.200 soci ACI, raccolte in tre momenti temporali: gennaio 2020 (prima della pandemia), maggio 2021 (primo periodo post-emergenziale) e uno scenario ideale futuro.

Dal confronto spicca il ruolo fondamentale del trasporto pubblico in abbinamento alle bici e ai monopattini nella mobilità futura: bus e tram erano i mezzi preferiti dal 29% dei romani prima della pandemia, il loro consenso era sceso al 26,5% nella primavera 2021, anche a causa dei rischi di assembramento, ma in un futuro ideale potrebbero diventare la prima scelta di mobilità per il 35,6% dei romani, se riusciranno a soddisfare la domanda in termini qualitativi e quantitativi.

Exploit ancora più forte per bici e monopattini: il 10% della popolazione li sceglie per muoversi a maggio 2021 (a gennaio 2021 erano il 4,3%), e addirittura potrebbero diventare il veicolo preferito da un cittadino su quattro. 

Resta quasi inalterata la percentuale di quanti preferiscono moto, scooter e ciclomotori, intorno al 15%, e di chi preferisce muoversi a piedi (circa il 30%), mentre l’utilizzo dell’auto potrebbe scendere al 59% degli spostamenti futuri. 

L’indagine della Fondazione Caracciolo fotografa anche la disponibilità al rinnovamento del parco veicolare nella Capitale: l’83% degli intervistati dichiara che non comprerà un’auto nel 2021; di quanti invece si apprestano a sostituire il proprio mezzo, il 75% sceglierà un veicolo nuovo.

Le vetture ibride sono le più ambite, con il 44% dei consensi, mentre le alimentazioni a benzina, diesel e GPL si attestano ciascuna sul 15% delle preferenze; le auto elettriche convincono oggi solo il 6,4% dei cittadini, a causa dei costi elevati e della limitata disponibilità di colonnine di ricarica; ancora più marginale il metano, fermo al 3,5% delle propensioni di acquisto.

L’analisi della mobilità urbana è ovviamente condizionata dall’avvento dello smart working: ben il 70% dei romani ha lavorato in forma agile durante il lockdown e il 56,7% ritiene che questa modalità sarà prevalente in futuro, pur alternata con la presenza in ufficio.

«L’indagine - ha detto Giuseppina Fusco, presidente dell’Automobile Club Roma e della Fondazione Filippo Caracciolo - evidenzia una tendenza conservatrice dei romani in tema di mobilità, in attesa dell’auspicata evoluzione del sistema dei trasporti verso una mobilità urbana intelligente e sostenibile, collettiva, condivisa e individuale, fondata su una più efficiente integrazione modale. Un’evoluzione che potrebbe essere favorita da una maggiore diffusione strutturale del lavoro agile e dal progressivo sviluppo di una mobilità on demand». 

Lo studio completo è consultabile online, ai siti www.fondazionecaracciolo.aci.it e www.roma.aci.it.
 

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