Multe: nel 2021 le più alte costeranno meno

Multe: nel 2021 le più alte costeranno meno
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L’adeguamento biennale delle tariffe per la prima volta comporta un minimo decremento degli importi per le sanzioni più gravi
16 dicembre 2020

In Italia, ogni due anni gli importi delle sanzioni per infrazioni al Codice della Strada vengono verificati in base alle variazioni dell’indice dei prezzi al consumi accertate dall’Istat: ebbene, per la prima volta da quando questo strumento è attivo (occorre risalire al 1993, anno in cui fu approvato il Codice della Strada ancora in vigore), dal primo gennaio 2021 scatterà una riduzione seppur minima, solo dello 0,2%, delle sanzioni superiori a 250 euro.

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Resteranno invece invariati (ed è comunque un risultato positivo, visto che non aumentano) gli importi per le multe più comuni, come a esempio quella per divieto di sosta (42 euro), mancata fruizione delle cinture di sicurezza (83), uso del cellulare alla guida (165).

È quanto comunica L’Asaps (Associazione sostenitori Polstrada), spiegando che sarebbe la prima volta dal 1993 in cui si verifica una riduzione, anche se minima (-0,2%): essa riguarderà le violazioni più gravi, come la terza fascia nel superamento della velocità (oltre 40 e fino a 60 km/h) con la sanzione che passa da 533 a 532 euro e la quarta (oltre 60 km/h), con importo di 845 euro invece di 847.


Nelle precedenti tredici operazioni di revisione delle tariffe, ricorda l'Asaps, il record del maggiore aumento è detenuto dal decreto ministeriale del 22 dicembre '98, quando l’incremento degli importi addirittura del 21,2%, seguito da quello del dicembre 1996, con un +17,5% relativo però all'indice dei prezzi al consumo pure periodo di quattro anni e non di due.

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