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In Sicilia, a Calatafimi Segesta, sono stati disposti agli arresti domiciliari con accusa di corruzione un ex ispettore della polizia municipale e un imprenditore. I reati contestati sono favoreggiamento, abuso d'ufficio, omissione d'atti d'ufficio e falsità materiale ed ideologica in atti pubblici. Le indagini dei carabinieri sembrano aver confermato l'esistenza di un patto corruttivo tra l'imprenditore e l'ispettore della polizia municipale.
L'ex ispettore avrebbe multato le auto che parcheggiavano fuori dall'area di parcheggio a pagamento sulla strada verso il tempio, così da agevolare l'attività economica e favorire l'aumento degli incassi della società che gestisce il parcheggio del Parco Archeologico di Segesta. Per restituire il favore, l'imprenditore avrebbe assunto in alcune società a lui riconducibili alcuni parenti dell'ispettore.
In questa vicenda ci sono altri cinque indagati: la moglie dell'ispettore, l'ex sindaco di Calatafimi Segesta e tre agenti della Polizia Municipale di Calatafimi Segesta accusati di favoreggiamento, abuso d'ufficio e falsità materiale ed ideologica.