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Automobilisti vessati dalle “grandi regole” sovranazionali e dai Poteri forti? La politica nostrana che non sempre è coerente, alla tecnologia dell’auto quando sceglie certe misure? Non solo. Al giorno d’oggi sul capo di un cittadino italiano che guida su quattro ruote nel Bel Paese, possono talvolta pesare anche certe “fasi troppo rigide” nel pagamento sanzioni dovute a livello locale. Il caso che vi raccontiamo, esempio milanese, rende l’idea di come sia ancora migliorabile la burocrazia a monte dell’auto in Italia.
Un caso semplice, che diventa oneroso in termini di tempo perso, lettere, chiarimenti, eventuali sanzioni accessorie e costi, evitabili, oltre che rischio insolvenza. Perché come spesso raccontiamo, l’automobile oggi anche in Italia è sempre più elettrificata, connessa, condivisa, ma anche, o meglio prima ancora: noleggiata. Quando si prende una multa e ne si viene messi a conoscenza, nel tempo utile, ci sono degli importi ridotti da pagare. Vero, ma se i tempi con auto multata a noleggio si allungano e, anche volendo pagare, spesso tocca attendere passaggi superflui con rischio di sanzioni accessorie, che si accumulano: una riflessione critica è dovuta.
L’automobilista in questione, che si trova oltretutto all’estero quando gli perviene un avviso di multa presa a Milano, dalla sua società di noleggio auto (tramite PEC) ha contattato l’amministrazione meneghina con volontà di saldare, la multa in oggetto. Allegava pure il documento che gli ha fatto avere la società noleggio, dove si legge l’importo e si identifica la circostanza. E chiedeva il metodo adeguato per farlo, quel pagamento, per l’auto che a tutti gli effetti lui ha guidato. Una richiesta fatta più volte, visto che non possedeva i riferimenti del caso (come l’ Iban del Comune di Milano), pur confermando che la sanzione fosse a lui ascrivibile in pieno, anche perché visualizzava online la foto della infrazione stessa.
Il comando della polizia locale, però, non ha “potuto” autorizzare il pagamento perché quel verbale, pur pervenuto al soggetto guidatore e responsabile, è stato emesso in carico alla Società di noleggio auto. Al cittadino, dopo vari tentativi con i sistemi online del Comune e contatti diretti, non resta che attendere una nuova notifica, diretta a lui, da parte di una società terza, che è quella accreditata dal Comune per questo servizio di notifica secondario, verso l’estero.
Il tutto può avvenire entro 360 giorni, da quando il noleggiatore indica i dati del locatario auto all’ente che ha emesso la multa. Insomma: tutto coerente a una logica da Pubblica Amministrazione se vogliamo, ma può passare oltre un anno senza che un automobilista possa regolarizzare, volendolo fare subito, una propria posizione che è già definita. Una vicenda questa che mostra non solo come l’ente perda mesi di valuta a proprio beneficio, rischiando di lasciare a lungo in sospeso pratiche e quindi accumulando oneri di lavorazione; ma anche come un cittadino aperto al dialogo, per sistemare la vicenda, sia impotente. A mani ferme, quando voleva pagare la sanzione magari ridotta, contando i classici cinque giorni dalla sua notifica (sconto che ora è possibile solo se, come data ultima di notifica, sarà considerata quella nella quale il cittadino riceverà il nuovo verbale, come vuole il Codice).
Ma come cittadino subirà di certo una vessazione indiretta, perché contribuirà a pagare i costi che il Comune sostiene (per esempio, quelli della seconda società di recapito e della relativa burocrazia). Suggerimenti e soluzioni? Una flessibilità di adattamento, per certe piccole sanzioni: basterebbe abilitare il pagamento a chiunque dei due, tra proprietario o locatario. Rendendo noti e validi a entrambi i riferimenti del caso sin dalla prima notifica, ammettendo valida una copia conoscenza, con un'opportuna approvazione bilaterale, degli interessati.