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L’Unione Europea si prepara ad avviare un dialogo strategico con i principali attori dell’industria automobilistica, a partire da gennaio 2025. L’obiettivo è trovare soluzioni condivise per sostenere un settore cruciale per l’economia continentale, favorendo la transizione ecologica senza compromettere la competitività. L’iniziativa, annunciata dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, risponde alle difficoltà di un mercato in crisi, tra calo delle vendite e sfide legate alle nuove normative ambientali.
Il dialogo si concentrerà su temi chiave come l’innovazione tecnologica, la decarbonizzazione del settore, la tutela dell’occupazione e la modernizzazione delle regole. Inoltre, si discuteranno misure per stimolare la domanda di veicoli, in un contesto in cui le auto elettriche stanno faticando a conquistare il mercato europeo. Il confronto coinvolgerà rappresentanti della Commissione, del Parlamento Europeo, costruttori, sindacati e associazioni di settore, per garantire un approccio inclusivo e condiviso.
Un punto critico che il settore automobilistico sta affrontando riguarda le norme CAFE, che entreranno in vigore dal gennaio 2025. Queste impongono ai costruttori di vendere almeno il 20% di veicoli elettrici, pena pesanti sanzioni. Tuttavia, molti produttori non sono pronti a rispettare questi requisiti, complici la lenta diffusione dei veicoli elettrici e le difficoltà economiche di molte famiglie, aggravate dalla riduzione degli incentivi in paesi come Francia e Germania.
I costruttori chiedono da mesi un rinvio delle norme CAFE al 2027 e un sostegno più incisivo per affrontare la transizione. Francia e Italia si sono schierate a favore dei propri produttori, opponendosi alle sanzioni e proponendo un percorso più graduale. Le multe previste, che potrebbero ammontare a miliardi di euro, rappresentano un rischio significativo per la stabilità finanziaria di molte case automobilistiche già in difficoltà, come Stellantis e Volkswagen.