Motus-E: insieme per la mobilità elettrica

Volkswagen c’è già, Volvo arriverà a breve e si spera che altre Case aderiscano; Enel X, il brand nato per promuovere i servizi legati alla mobilità elettrica molto attivo negli ultimi tempi (vedi qui) ovviamente fa parte della compagnia; e nell’elenco dei soci compaiono altri nomi importanti, come ABB, ALD Automotive ed Arval.

In neppure un mese di attività, Motus-E ha già coinvolto circa trenta realtà, che operano a vario titolo nel campo della mobilità a zero emissioni, intesa nell’accezione più larga del temine, quindi comprensiva non solo della mobilità privata, ma anche di quella pubblica: aziende, istituzioni universitarie (ci sono la Bocconi, il Politecnico di Milano, la Luiss, la Sapienza, il Politecnico di Torino), operatori del settore.

L’associazione nasce per favorire il cambiamento (uno dei significati della parola latina Motus), in un contesto che vede operare le moderne tecnologie e la trasformazione digitale in piena simbiosi: ambizione dei soci di Motus-E è diventare interlocutore privilegiato di tutti gli attori che recitano una parte nel contesto della mobilità elettrica, ad iniziare da quelli politici ed istituzionali.

Motus-E si propone di guidare il cambiamento in diverse direzioni: interpretare la mobilità come servizio sempre più condiviso e connesso; come occasione per sviluppare nuove opportunità di lavoro e modelli di business per le aziende; essere una realtà che raccoglie interessi diversi per definirli in un nuovo modello di mobilità, eliminando gli ostacoli tecnologici, economici e normativi che ancor oggi rallentano nel nostro Paese la crescita della mobilità elettrica.

Dalle iniziative che Motus-E metterà in campo potrebbe davvero scaturire un impulso positivo per l’intero settore della mobilità a zero emissioni: maggiori informazioni al sito www.motus-e.org