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Il 2017 nel motorsport ha visto alcuni incidenti decisamente spettacolari. Cominciamo da Indianapolis: nel corso delle qualifiche della 500 Miglia, a maggio, Sébastien Bourdais è finito violentemente a muro in curva 2 nel tentativo di effettuare una correzione a seguito di un improvviso sovrasterzo.
Nell’impatto Bourdais ha riportato fratture multiple al bacino e la rottura dell'anca destra. Il recupero del pilota francese si è rivelato più veloce delle aspettative, e l’ex alfiere della Toro Rosso è tornato in pista già a fine agosto.
Ha rischiato tantissimo anche Scott Dixon: durante la gara di durata statunitense, Dixon è impattato contro Jay Howard, che aveva perso il controllo della sua vettura nel corso del cinquantatreesimo giro, ed è stato letteralmente catapultato contro le barriere.
Dopo essersi capottata più volte, della monoposto di Dixon è rimasto praticamente solo l’abitacolo; la cellula di sicurezza ha decisamente fatto il suo lavoro, visto che il pilota statunitense è miracolosamente uscito illeso dall’incidente.
Ha avuto purtroppo gravi conseguenze l’incidente occorso al diciassettenne britannico Billy Monger a Donnington nel corso di una gara di F4 britannica. Il giovanissimo pilota è impattato contro il posteriore della vettura di Patrick Pasma, che aveva rallentato vistosamente. Monger, la cui visuale era bloccata da altre monoposto, non è riuscito ad evitare Pasma.
Le operazioni di estrazione di Monger dalla sua monoposto sono durate quasi due ore: il pilota britannico è stato poi trasportato all'ospedale di Nottingham. Nella giornata di ieri, è arrivata la decisione di amputare entrambe le gambe di Monger dalle ginocchia in giù; l'operazione è andata a buon fine, e Monger ha iniziato il suo percorso di recupero.
Monger non si è certo perso d’animo, e ha mostrato subito la sua intenzione di voler tornare a gareggiare, seguendo le orme di Alex Zanardi. A meno di tre mesi dal botto, Monger è tornato al volante di una vettura da corsa: è sceso in pista a Brands Hatch su un Maggiolone della Fun Cup opportunamente modificato, preparato dal team BRIT, per cui corrono ex militari feriti in azione. L’obiettivo futuro? La 24 Ore di Le Mans del 2020.
La palma per l’incidente più bizzarro va sicuramente al maxitamponamento da 16 vetture occorso nella gara della FIA GT World Cup a Macao. A scatenare lo spettacolare incidente è stato Daniel Juncadella, finito a muro alla curva Police, ostruendo il passaggio alle altre vetture, impilatesi una ad una alle spalle dello spagnolo.
Fortunatamente il botto non ha avuto alcuna conseguenza per i piloti. Discorso diverso per le macchine: solo otto delle auto coinvolte hanno potuto riprendere la corsa.
Video: Chief, Crystal Sloan, SaRudraa Verma e MT89, via YouTube