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Conoscete le norme Euro 7? Quella che Carlos Tavares di Stellantis ha definito "oltre le semplici regole della fisica"? Ne abbiamo parlato qui e certamente le conosce molto bene anche Davide Mele, senior vice president Corporate affairs di Stellantis Italia.
Infatti non ha avuti peli sulla lingua dicendo, per prima cosa, che la transizione energetica è "stata affrontata al contrario", pur ribadendo la piena adesione del suo gruppo all'elettrico che - anzi - vuole addirittura arrivarci in anticipo. Ma al congresso nazionale della Uilm (metalmeccanici) ha anche aggiunto che la norma Euro 7 in arrivo nel 2025 (forse spostata in avanti di qualche mese fino al 2026) è già una sfida molto grande e che un motore progettato per quelle norme avrebbe una vita molto breve, solo una decina d'anni (mentre di solito gli investimenti si ammortizzano in vent'anni o più).
In realtà, per essere precisini, è solo l'Europa che si è data un indirizzo simile, quindi i motori adatti alle nuove norme, per un gruppo intercontinentale come Stellantis, hanno ancora orizzonti piuttosto larghi, ma è chiaro che un'ampia fetta di mercato viene a mancare. Insomma, quando si pretende di fare le cose al contrario, di solito non ne viene niente di buono.