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Il mese di dicembre porta con sé tre certezze: l'inizio dell'inverno, il Santo Natale e, per chi come noi è appassionato di motori, il Motorshow di Bologna. Chi tra voi porta sulle spalle un bel po' di lustri, come chi scrive, guarderà alla “nuovo” Motorshow con un po' di nostalgia, ricordando le edizioni d'oro, quelle per le quali tutte, ma proprio tutte le Case costruttrici di due e quattro ruote, aspettavano a presentare le proprie novità. Chi tra voi invece ha una passione ancora in erba, si ricorderà che lo scorso dicembre, le certezze sono state solo due e tra queste non c'era, ahinoi, il Motorshow.
2014 Nuova era? Cosa vedere...
Il Motorshow però cerca di adattarsi al cambiamento dei tempi, e lo fa senza accelerare il passo, ma cambiando un po' la propria natura. Addio al concetto tradizionale di Salone, anche perché le novità si sono già viste altrove: alle Case costruttrici è stata lasciata libertà di promuovere il proprio marchio come più lo ritenevano utile: storia, dimostrazioni tecniche oppure test. È alla propria storia che sembrano guardare anche i marchi più blasonati come Ferrari, Maserati, Porsche, Mercedes e Alfa Romeo. Per esempio la Casa di Maranello ha esposto quasi tutta la sua storia, sia con connotazione stradale sia racing: F12 Berlinetta, 458 Speciale, F40, GTO, 599 XX, 575 GTC.
Un marchio più “popular” come Volkswagen ha invece radunato tutta la storia della Golf e la Polo in versione WRC. Puntando lo sguardo di nuovo verso le vetture più elitarie, Jaguar ha portato la XE S e la F-Type R mentre Lamborghini ha rispolverato la storica Miura affiancandola alle nuovissime Huracan e Aventador LP 700.
Infine la Alfa Romeo abbaglia con tutti con i modelli più racing come 156 GTA, 147 GTA, GTV Cup, Brera 3200 Q4, 4C e 8C. Oltre a questi, i brand presenti, che troverete sparpagliati nei padiglioni 25-26-29, sotto diverse forme e con diverse formule sono: Audi, Citroen, Honda, Jaguar, Lamborghini, Land Rover, Maserati, Nissan, Pagani (con la Zonda R), Seat, smart, Skoda, Volkswagen, Vygor, Moreno Filandi.
Negli altri due padiglioni adibiti, ovvero il 32 e il 21, invece, le aziende di settore e alcune attività di intrattenimento. Discorso a se stante per il padiglione numero 30, ovvero un'area di 1000 metri quadrati vestiti dei colori vintage della cultura anni 50.
Vintage e innovazione: le due anime del Motorshow
Giano bifronte: tecnologia o passato? Cosi appare il Motorshow. Entrambe le anime sembrano convivere nella nuova formula della “fiera” bolognese. A voi il compito di scoprire se la convivenza funziona o stride. In un'area ecco Nissan, Magneti Marelli, Jaguar Land Rover, Renault Formula E, il campionato Nascar Europe, Confartigianato, Lux Cam e l’Innovaction Village, Playstation che hanno deciso di credere nella sezione più tecnologica del Motorshow esponendo per il pubblico tutte le loro novità e ultime scoperte.
Nell'altra, il Drive In e la febbre della cultura old school che sembra aver inspiegabilmente colpito anche quella che fino a qualche anno fa era la fiera del futuro e della tecnologia. L’organizzazione di questa area è stata affidata all’associazione culturale Nonchalance di Padova, che presenterà al pubblico un fitto programma di eventi, mostra mercato vintage, proiezioni cinematografiche, comics, performance e concerti.
Per i cinefili, anche i film più belli legati alle auto
Nove giornate di cinema e motori in cui verranno proiettati su megaschermo full HD i film della storia del cinema legati a filo doppio con il mondo dell’automobile:
-Il sorpasso (1962 - proiezione sabato 6) capolavoro italiano diretto da Dino Risi;
-Grease (Randal Kleiser, 1978 - proiezione domenica 7)
- Gioventù bruciata (Nicholas Ray, 1955 - proiezione mercoledì 10);
- 007 Thunderball “Operazione tuono” (Terence Young, 1965 - proiezione giovedì 11)
- Duel (Steven Spielberg, 1971 - proiezione domenica 14)
- Drive (Nicolas Winding Refn, 2011)
- Rush (Ron Howard, 2013 - proiezione venerdì 12)
Non solo auto... anche due ruote
Una piccola porzione del Motorshow profuma sia di odor di smeriglio, grazie alla sezione dedicata ai customizer come North Fast Custom e BR Motorcycles che hanno portato delle belle BMW scrambler e Kawasaki Cafe Racer, sia di corse, grazie alla lunga schiera di Ducati come 1199 Panigale, 916 SBK, 998 stradale, 916 stradale, 1199 SBK.
Vi ricordiamo infine che il prezzo del biglietto intero costa 18 euro alle casse (14 euro il ridotto, dai 7 ai 14 anni) e 16 euro in prevendita online.
Maurizio Vettor