Motor Show 2010: tutto (quasi) come prima

Motor Show 2010: tutto (quasi) come prima
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Il Motor Show 2010 è tornato anche se con assenti illustri...
3 dicembre 2010
Dopo un anno di pausa i costruttori sono tornati in massa al Motor Show di Bologna e la notizia in sé non può che essere positiva, perché gli italiani altrimenti rischiavano davvero di perdere l’unico grande evento nazionale dedicato alle quattro ruote. E questo, in un paese dove la passione per i motori è vissuta in modo così intenso, sarebbe stato davvero un peccato imperdonabile.

Certo, non si possono non notare alcune assenze di lusso (Porsche, BMW-Mini, Aston Martin e Lamborghini, ma anche Ferrari, presente solo con le vetture da competizione e le spettacolari Enzo XX e 599 XX, ma non con i modelli stradali). Tuttavia tutti gli altri principali protagonisti del panorama automobilistico internazionale sono presenti con i loro modelli più recenti e qualcuno anche con alcune seducenti concept car (anche se già viste al Salone di Parigi).

TUTTO BENE ALLORA?
Non proprio, perché innegabilmente anche nelle giornate riservate alla stampa quest’anno si respira un’aria diversa rispetto al passato, decisamente più dimessa: meno giornalisti presenti, niente megastrutture per l’intrattenimento del pubblico e stand mediamente più piccoli. Così, pensando alle ambizioni internazionali del Motor Show non si può non pensare che la strada da fare per raggiungere le grandi rassegne europee in termini di contenuti è ancora tantissima, e forse non sarà mai possibile colmare del tutto questo gap perché, banalmente, a due mesi dal Salone di Parigi (o da quello di Francoforte, a seconda degli anni) è impensabile che le grandi case presentino ulteriori dozzine di nuovi modelli e concept.

RIDIMENSIONAMENTO
La collocazione in dicembre, in effetti, è perfettamente funzionale alle gare organizzate nell’ambito della kermesse bolognese, ma non altrettanto alla presentazione delle novità. Così, forse, i tagli al budget che hanno ridimensionato alcuni stand potrebbero anche avere tolto dall’imbarazzo alcuni marchi che a ben guardare non avevano davvero niente di nuovo da presentare.

C'E' CHI GIOCA D'ANTICIPO
Ha giocato decisamente d’anticipo, invece, Range Rover, che ha portato la splendida Evoque, sia con carrozzeria a tre che a cinque porte: peccato solo che per vederla nelle concessionarie bisognerà aspettare addirittura settembre del prossimo anno (ma perché un’attesa così lunga per un’auto già definita in ogni dettaglio? Misteri del marketing…).

Sempre in tema di 4x4, davvero notevole è sembrata anche la nuova Jeep Grand Cherokee, questa sì un’anteprima, almeno per l’Italia. Altre novità che meritano attenzione sono certamente la Hyundai ix20, così come le Citroen C4 e DS4 e la nuova Ford Focus, ormai pronta per debuttare in concessionaria, anche lei dopo un’attesa che iniziava a essere estenuante.

ECCEZIONALE LA MOSTRA 24H...
Tutta da ammirare, poi, la mostra a tema allestita da Quattroruote e dedicata alle vetture vincitrici della 24 Ore di Le Mans, dagli anni trenta ad oggi: da sola vale il prezzo del biglietto e meriterebbe almeno un giga di fotografie.

Insomma, anche quest’anno al Motor Show il pubblico italiano ha l’opportunità di vedere una accanto all’altra (quasi) tutte le novità più recenti e non solo, trascorrendo così una bella giornata all’insegna delle quattro ruote. E l’appassionato vero, a ben guardare, non potrà dispiacersi troppo dei tagli a concerti, promozioni varie e altri eventi collaterali: in fondo si va al Motor Show per le auto, no?

SEMPRE BELLE
Beh, qualche lettore obietterà che storicamente c’è sempre stato anche un altro ottimo motivo per affollare i padiglioni della fiera di Bologna, ma su questo ci sentiamo di rassicurarvi: le splendide fanciulle che affollano gli stand ci sono ancora, almeno loro hanno resistito in modo davvero encomiabile alla crisi…
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