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Si intitola "90 Anni 1000 Miglia", l'esposizione che occupa le sale del Museo Mille Miglia dal 5 maggio 2017 sino al 7 gennaio 2018, promossa da Automotive Masterpieces e dal Museo stesso con il patrocinio dell'Automobile Club di Brescia. Una mostra innovativa, 2.0 come la hanno definita, prima in assoluto delle vetture che presero parte alla Mille Miglia di velocità e che, ad oggi, continuano a gareggiare.
Gli spettatori sono trasportati nel tempo grazie a macchine storiche e talvolta eccentriche, gioielli della meccanica tra cui spiccano eccellenze del Made in Italy. Un racconto interattivo che alle automobili affianca totem touch screen, siti web dedicati, foto, video, rassegna stampa e molto altro, portando il visitatore attraverso un percorso fatto di storia ed emozioni autentiche, raccolte con pazienza certosina da Automotive Masterpieces in collaborazione con il Museo Mille Miglia. Le oltre 30 vetture presenti saranno esposte in ordine cronologico, i visitatori potranno approfondire la storia e le caratteristiche di ognuna visitando il sito web della stessa attraverso i diversi tool che danno accesso ai relativi contenuti extra: per esempio utilizzando i totem dislocati lungo il percorso di mostra o attraverso i feed ricevuti dai beacons posizionati sulle vetture e alla tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy). Un viaggio esperienziale attraverso le automobili che diventano storie da raccontare. La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.
Celebrare i 90 anni della corsa che dal 1927 al 1957 è stata la più famosa d’Italia e tra le più affascinanti al mondo, è doveroso. Una gara tanto importante che nemmeno le vett ure esposte potranno esimersi dal rievocare anche in questa edizione. Alcune, infatti, lasceranno le stanze del Museo per andare a correre, ritornando poi; durante il periodo espositivo, nuove vetture si avvicenderanno rinnovando dunque l'esposizione.
“La vera sfida è il censimento globale delle auto hanno corso la Mille Miglia, un lavoro immenso ancora in corso. Abbiamo cercato di mettere in comunicazione passato e futuro - ha dichiarato Sandro Binelli, coordinatore generale Automotive Masterpieces, ex segretario generale della Mille Miglia dal 2008 al 2012 e curatore della mostra –obiettivo è rendere accessibile il patrimonio motoristico in modalità digitale”.
“È per noi un privilegio vedere tanti capolavori insieme nei nostri spazi museali - ha commentato Vittorio Palazzani, Presidente del Museo Mille Miglia – Speriamo sia l’occasione per avvicinare anc
he pubblico più giovane, stiamo anche tessendo nuovi rapporti con i collezionisti internazionali”.Tra le auto esposte l’Alfa Romeo 6C 1500 Gran Sport Testa Fissa (Zagato) del 1933 telaio 10814406. Questa vettura corse la Mille Miglia nel 1934 condotta da Anna Maria Peduzzi detta “Marocchina” piazzandosi al 13° posto e prima di classe. Tornò alla Mille Miglia due anni dopo, nel 1936, con un equipaggio svizzero non classificandosi. La vettura è ora di proprietà di un collezionista americano ed è tra le favorite della Mille Miglia 2017, dove sarà condotta dal noto regolarista Giordano Mozzi.
Passò invece le verifiche tecniche ma non partì alla Mille Miglia del 1940 per un incidente al grande pilota Luigi Villoresi la Lancia Astura Mille Miglia Sport (Colli) del 1938 telaio 413207, icona del Museo Nicolis di Verona. La Astura poi corse nel 1948 con Gordon e Macklin dalla Gran Bretagna. Ritornò alla Mille Miglia un anno più tardi, nel 1949, con Gordon e Lewis (non classificandosi).
La Lancia Aurelia B20 GT (Pinin Farina) del 1951 telaio B201246 è stata battuta recentemente all’asta 2000 Ruote a Milano senza alcuna indicazione sul suo passato sportivo. L’acquirente ha subito aderito al progetto di ricerca, scoprendo che la macchina corse la Mille Miglia dal 1952 al 1955 guidata da Antonio Pozzato (1952 33ma; 1953 non classificandosi; 1954 39ma; 1955 non classificandosi) nonché molte altre gare. La vettura sarà esposta durante un restauro conservativo ancora in corso.
Un’altra vettura che nella Mille Miglia del 1953 guidata da Luigi Villoresi, ebbe un incidente e non si classificò, è la meravigliosa Ferrari 340 MM del 1953 telaio 0294AM nata Touring e in seguito ri- carrozzata Scaglietti. Certamente un pezzo d’eccezione. Il gentleman driver Guido Maria Terzi era il cognato del pilota ufficiale Lancia Umberto Castiglioni, noto con lo pseudonimo di “Ippocampo,” e corse su una Lancia Aurelia B24 Spider del 1955 telaio 1021. Corsero insieme anche nel 1956 non classificandosi. Terzi ci riprovò da solo nel 1957 giungendo al 19° posto assoluto. Solo questo esemplare di Aurelia B24 (conosciuta da tutti per il film “Il Sorpasso”) corse due Mille Miglia. Tra le curiosità vi sarà l’Autobleu 750 Mille Miles del 1954 telaio 1954475 proveniente dall’Olanda e fresca di restauro che l’ha riportata nella sua tonalità blu, il colore con cui corse la Mille Miglia del 1955.