Morini, Porsche Italia: «Cambiare i canoni della comunicazione col cliente»

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Alessio Morini, Direttore Post-Vendita Porsche Italia (premiata all'Automotive Dealer Forum 2013) spiega come per una Casa sia importante ripensare alla comunicazione coi clienti nel post vendita e farlo attraverso il Web
14 ottobre 2013

 

In occasione dell'Automotive Dealer Forum 2013 abbiamo avuto modo di parlare del mercato con Alessio Morini, Direttore Post-Vendita Porsche Italia, che ha vinto il premio per la Comunicazione Post Vendita 2013, riconoscimento di Quintegia che viene assegnato ai dealer e alle Case automobilistiche che si sono distinte nella realizzazione delle campagna di comunicazione post vendita e selezionati in base a originalità dell’iniziativa, media mix e impatto sui risultati gestionali, oltre che sulla portata e il ritorno della comunicazione nei clienti finali.

Automotive Forum 2013. Avete vinto un premio estremamente importante.
«È un premio importante che fa piacere, anche perché è la prima volta che viene assegnato questo premio, un premio che mi sento di condividere con tutti i nostri concessionari che permettono di realizzare iniziative di successo, come quella per cui siamo stati oggi citati».

Quali sono le principali iniziative da voi intraprese per arrivare a vincere questo premio?
«Noi negli ultimi 12/18 mesi abbiamo lavorato molto on line cercando di andare ad approcciare i nostri clienti non più con una comunicazione classica, ma utilizzando il canale Web creando però dei momenti d'incontro tra cliente e concessionario su Internet».

In quante persone avete lavorato su questo progetto?
«Porsche Italia è un'azienda molto snella, quindi abbiamo al nostro interno un piccolo team di lavoro all'interno del reparto post-vendita. Ma soprattutto per la realizzazione di questa e altre iniziative cerchiamo sempre di coinvolgere un certo numero piccolo di responsabili service delle concessionarie che ci aiutano ad identificare i bisogni, ed una volta identificati i bisogni poi cerchiamo di costruire i nostri progetti».

Ai vostri colleghi cosa direste per arrivare a ottenere questi premi?
«Abbiamo cercato di applicare il detto “think out of the box”, cioè di rivedere alcuni canoni, forse standard o dati un pochino per scontati e cercare di ripensarli per attivare un sistema di comunicazione diverso, che poi non è rivoluzionario perché in altri mercati è già ben consolidato».

Programmi per il futuro?
«Sicuramente continueremo a sviluppare iniziative Web-based, cercando di andare a lavorare sempre più in quest'area e cercando quindi di ridurre quella che è la comunicazione classica che conosciamo già tutti».

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