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Tanto gentile e pacato nei modi, fuori dai tracciati di gara, quando grintoso e determinato una volta calatosi nell'abitacolo della sua fidata Peugeot. Questo è Paolo Andreucci, il pilota che da anni domina il panorama rallistico italiano, dove ha già conquistato ben nove titoli nazionali.
Non manca di umiltà quando ci racconta della sua esperienza al Monza Rally Show. «Questa edizione è stata molto bella, combattuta nella prima parte. Siamo andati molto forte, altri hanno commesso errori, quindi abbiamo relativamente amministrato Babini è veramente forte. Sappiamo di avere una macchina molto competitiva.»
Un ricordo alla stagione che lo ha visto trionfare nel tricolore non poteva mancare. «In ogni campionato giocano sia la fortuna che la sfortuna. Fino a metà stagione è stata molto combattuta, ma alla fine si è chiusa con due gare d'anticipo. Siamo messi bene come team. Vedremo per il futuro... Sogno di continuare con Peugeot il più possibile, magari per vincere altri dieci campionati!»
Un pensiero a Valentino Rossi era chiaramente d'obbligo, alla luce della sua grande esperienza nei Rally e sopratutto per le critiche ricevute lo scorso anno dal pesarese.«Robert l'anno scorso ha vinto, quindi per me è stata un'uscita infelice. La macchina di Rossi è fatta come si deve, tutta fresca, con motore e cambio nuovi. Non penso che uno come Valentino prenda una macchina con delle irregolarità. Il Monza rally Show è una gara particolare: in queste manifestazioni riescono ad esprimersi piloti che non sono rallisti, perché non è un rally. C'è la possibilità di sfruttare le auto facendo un po' di show. È un format azzeccatissimo.»