Monza, Dell'Orto: «Nel 2015 vicini a pareggio di bilancio»

Monza, Dell'Orto: «Nel 2015 vicini a pareggio di bilancio»
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La SIAS annuncia una perdita netta di 1,6 milioni di euro. A gravare sul bilancio di Monza il contenzioso per l'IMU e il cambio sfavorevole euro/dollaro
11 aprile 2016

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Se da un lato molti temono per la sopravvivenza dell'Autodromo di Monza, dall'altro è la SIAS a gettare acqua sul fuoco, annunciando i ricavi per il 2015 che secondo quanto detto nella conferenza stampa odierna ammontano a 5,1 milioni di euro, pari ad un +18% rispetto al 2014. La pre-chiusura del 2015 prevede invece una perdita netta di 1,6 milioni di euro, ovvero quasi dimezzata rispetto al 2014 quando il bilancio si chiuse con un rosso di 3,6 milioni.

Secondo il gestore, i maggiori ricavi sono da imputare «al miglioramento dei risultati delle principali manifestazioni e allo sviluppo di un programma specifico di diversificazione dell'offerta».

SIAS fa sapere che i ricavi del GP d'Italia sono aumentati del 13% nel 2015, mentre quelli del Monza Rally Show del 15%, attestandosi a 1,25 milioni. Sembra che vada forte anche la prevendita del Gran Premio 2016, con richieste di biglietti che a fine marzo 2016 sono superiori del 77% rispetto a quelle ricevuto nello stesso periodo dell'anno precedente.

Il programma per il 2016, secondo quanto anticipa SIAS, si espanderà con l'introduzione di un maggior numero di gare e manifestazioni non motoristiche, come concerti come il God of Metal e I Days a luglio ed un ulteriore potenziamento delle attività turistiche.

«La situazione economica complessiva sta migliorando, dopo che abbiamo ereditato una società in condizioni di bilancio ed organizzative disastrose», ha commentato Andrea Dell'Orto, presidente e ad di SIAS.

«Dal lato dei costi, sull'esercizio 2015 hanno inciso due fatti straordinari ed esogeni: da una parte l'accantonamento al fondo rischi per il pagamento dell'IMU, in base al contenzionso attualmente in corso, dall'altra la variazione del tasso di cambio euro/dollaro rispetto al 2014 che ha determinato un aggravio dei costi di circa 1 milione di euro a valere sull'organizzazione del Gran Premio F1. Senza queste due partite straordinarie il bilancio avrebbe chiuso sostanzialmente in pareggio», ha spiegato Dell'Orto.

«Per questi motivi – ha proseguito Dell'Orto – ritengo ancora più incomprensibili le dimissioni dei due consiglieri, che oltre tutto sono avvenute nella fase delicata di rinnovo del GP di F1, nella quale abbiamo sempre fatto la nostra parte con senso di responsabilità, sia mettendo a disposizione parte significativa delle risorse economiche necessarie, sia coinvolgendo le istituzioni a partire da Regione Lombardia, che sta dando il suo fattivo e indispensabile supporto».

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