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Ginevra - E' toccato, come succede sempre nelle grandi occasioni, l'onore di presentare al mondo la nuova LaFerrari che si propone come il nuovo punto di riferimento Ferrari in termini di prestazioni, stile, guidabilità e tecnologia. Spinta da una combinazione ibrida tra motore elettrico e motore V12 la nuova creatura di Maranello vanta 963 CV ed un livello di emissioni ridotto del 50% rispetto alla precedente Enzo. Ne saranno prodotte 499, a fronte di una richiesta scritta da parte dei clienti di oltre 700 unità.
Nuovo riferimento prestazionale
«Il nostro obiettivo - ha dichiarato Luca Cordero Di Montezemolo - era quello di avere una vettura che rappresentasse il nuovo punto di riferimento per Ferrari ma anche per la produzione di auto supersportive a livello mondiale. Questa macchina è una finestra sul futuro del nostro range oltre che essere l'eccellenza della Ferrari. Per questo abbiamo deciso di chiamarla LaFerrari. E' un nome iconico per un'auto che spinge oltre le nostre performance, l'innovazione, lo stile, l'emozione di guidare. E' un prodotto eccezionale.»
Solo 499 esemplari
«De LaFerrari - aggiunge il Presidente - ne produrremo solamente 499 esemplari. Abbiamo ricevuto da tutto il mondo più di 700 prenotazioni scritte per questo modello, ma come accaduto per altri modelli iconici del passato non potremmo accontentare tutti. LaFerrari è un tributo ai nostri migliori collezionisti.»
963 CV che emettono il 50% in meno
«E' la nostra prima vettura ibrida - sottolinea Montezemolo - pensata per combinare prestazioni e riduzione dei consumi. Emette il 50% in meno rispetto alla Enzo grazie al motore ibrido e ad una una costruzione estremamente leggera in fibra di carbonio, la stessa che utilizziamo per la Formula 1. Oltre al motore ed alla costruzione ci sono centinaia di altre novità, a partire dall'elettronica che controlla la dinamica di guida intervenendo anche sull'aerodinamica che utilizza componenti attivi. E' completamente nuova anche in termini di stile, molto futuristico ma allo stesso tempo rispettoso della nostra tradizione.»
Coinvolti anche Alonso e Massa
«La posizione di guida - chiude il Presidente - è stata studiata per permettere al pilota la massima performance. Per questo abbiamo coinvolto i nostri piloti F1 Alonso e Massa a dimostrazione di come questa macchina sia la massima espressione del nostro know how in ogni campo e della capacità dei nostri partner. Partner che vogliamo ringraziare perchè a loro volta sono i migliori al mondo.»