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Qualcosa si muove nel Codice della Strada. Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro dell'Infrastruttura e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha nuovamente parlato di micro-mobilità e nella fattispecie di monopattini, nuova frontiera della mobilità privata a zero emissioni in contesti urbani, su cui ha chiaramente espresso la necessità di un aggiornamento del Codice della Strada.
Il leader della Lega, infatti, ha confermato di voler aumentare la regolarizzazione dei monopattini inserendo l'obbligo di casco e targa - omologandoli quindi alla legislatura di ciclomotori e motociclette in generale, al di là della questione patenti - per migliorare la sicurezza a 360 gradi:
"Stiamo lavorando al nuovo Codice della Strada. Per i monopattini che sfrecciano ad alta velocità sulle strade, sulle piste ciclabili e sui marciapiedi, il casco obbligatorio e anche una targa identificativa sono obblighi che voglio inserire nel nuovo CdS. Sono misure pensate per tutelare sia chi circola sulla strada, sia per i pedoni che non possono esser trattati come paletti da sci".
Il Vicepremier poi ha continuato confermando di essere al lavoro anche per regolamentare in modo più netto e concreto la distanza da mantenere quando si va a sorpassare un ciclista a bordo di un'autovettura o un autocarro. Un argomento delicato, più volte sottolineato dagli atleti delle due ruote a pedali e sicuramente riportato in cima alle priorità dopo l'incidente - fra i numerosi che, purtroppo, accadono quotidianamente - che lo scorso 30 novembre ha tolto la vita all'atleta italiano Davide Rebellin vicino a Vicenza. Salvini intende introdurre nel nuovo CdS anche una regolamentazione a favore di questi "utenti deboli" della strada: "Stiamo lavorando anche a una distanza minima di un metro e mezzo per superare con auto e camion i ciclisti, perché stiamo piangendo troppi morti".