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Rovaniemi, Lapponia, 16 Febbraio. Continua a fare freddo. Fa freddo anche in Italia, quindi sentiamo meno la pressione… artica che grava sul Mondiale WRC. Un falso allarme. Però ci sono parole e fatti che si incrociano, ciascuno credendo di venire da destra e quindi di avere la precedenza. Non è così. Siamo alla quasi vigilia del Rally e c’è tempo per fermarsi agli stop. Tempo di ascoltare, riflettere, magari di meravigliarsi…, magari di meravigliarsi…
Tanak e Neuville sono andati ad allenarsi partecipando all’Otepaa Winter Rally in casa dell’estone. Tanak ha vinto e Neuville ha perso. Quest’ultimo è soddisfatto mentre il Campione del Mondo 2019, al di là degli elogi al Rally dei sui compaesani, lo sembra molto meno. Assai meno, al punto che, secondo lui, c’è da fare ancora un “gran lavoro” prima dell'Arctic, ovvero per rientrare nei ranghi di competitività (cioè dove ci aspettiamo tutti di ritrovarlo da più di un anno ormai). Non so voi ma, anche se poi l'estone ha corretto il tiro, io leggo nelle sue parole una sorta di almeno “velata” critica al proprio Team, ben oltre il fairplay dei complimenti a Toyota, insomma.
Aria di fronda? Di pentimento? Beh, sicuramente Toyoda e Makinen avevano dato a Tanak la possibilità di rimanere dov'era. Ora non mi sembra bello essere così nervosi. Hyundai ha sicuramente fatto il massimo. Magari, come dice Adamo, sbagliando qualcosa, ma non mi pare il caso che sia proprio l’uomo di punta a sparare addosso ai suoi. Resta il problema. Le Toyota sono ripartite sui foil, Neuville è sempre secondo, Ogier vince il “Monte” per la settima volta mentre Tanak viene via con il secondo ritiro consecutivo e una condanna con la condizionale per aver fatto del turismo su tre ruote. Una questione di stile. Un sistema da ri-accordare.
A proposito di foil. Dall’idro all’aerodinamica. Mi ha fatto strano sapere che Lorenzo Bertelli è iscritto all’Arctic Rally mentre il suo babbo è in piena Coppa America. Luna Rossa Prada Pirelli ci sta facendo sognare. Potessi, GPS ad Auraki. Sarei anch’io lì a soffiare alle spalle di Spithill-Bruni-Sibello e contro il naso di Sir Ben, l'asso inglese diventato improvvisamente così antipatico. Non è finita e dovremmo mettere tutti tutte le energie possibili sulla scommessa favolosa di Patrizio Bertelli. È stata lanciata che non era ancora questo millennio ed è ora di vincerla.
Invece Lorenzo Bertelli se ne va al circolo Polare Artico e correre la seconda Prova del Mondiale 2021 con la propria Fiesta WRC. Una concessione alla curiosità? All’esplorazione? Una sovrapposizione di passioni irrisolvibile?
Possibile, comunque qui lo stile è diverso. Si può star certi che è tutto perfettamente accordato e nello spirito di una famiglia vera. Dunque, mentre in Nuova Zelanda giocano sul CoViD-19 per dar tempo agli inglesi di capirci qualcosa, facciamo un patto: alla finale di Prada Cup ci pensino Max Sirena e la compagnia della 5° sfida di Luna Rossa, poi, a marzo, Lorenzo si riunisca ai suoi per la finalissima di Coppa America. La 36ma, quella storica. Simone Scattolin, intanto, sarà il “tattico” di Lorenzo sulla Fiesta #37 da questa parte del mondo, all’Arctic Rally.
Comunque sia… The Italians Are Coming!
© Immagini WRC Toyota TGR-DAM, RedBull Content Pool – Hyundai Motorsport – Pirelli – M-Sport – Massimo Bettiol – Luna Rossa