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Hell, 12 Giugno. Agli organizzatori e promoter del Campionato del Mondo Rallycross, AMG, piace adornarsi di nuovi primati, e poiché il Mondiale è giovanissimo, alla terza stagione, il numero dei record che vengono stabiliti può essere elevato, e quelli che vengono battuti raddoppiare il senso della progressione di un Campionato particolarmente seguito, ben organizzato, e fortunato.
Ad AMG, quindi, il Mondiale di Hell, storica sede norvegese del Rallycross, sarà andato particolarmente a genio, ma nello stesso tempo avrà ricordato che esiste un “limite”. Perché? Ma perché è il luogo dove è stato battuto un record che non può essere migliorato. Che sarà mai? Facile: l’en plein.
Associamo un nome, quello di Andreas Bakkerud, e una Macchina, la Ford Focus del, nuovo anch’esso, Team Hoonigan con cui corre anche l’astro americano Ken Block, e la storia del Rallycross di Norvegia è di una “monotonia” non soporifera, bensì strabiliante.
Sì, Andreas Bakkerud, l’istrionico talento norvegese, 24 anni, che dopo le affermazioni di Gran Bretagna e Turchia nel 2014, e dopo l’ultimo, scusate il gioco di parole, Mondiale di Franciacorta, non vinceva dall’ottobre dello scorso anno, ha fatto il massimo che si può immaginare, e che è difficile da realizzare: vincere tutte le gare di un week end a cui ha partecipato. Un full, l’en plein, che vuol dire vincere intanto tutte le quattro manche di qualificazione tra sabato e domenica, aggiudicarsi anche la propria delle due semifinali in programma, e infine vincere anche la super finale nella quale tutti ripartono da zero, solo distinti dalle file della griglia di partenza. Bel colpo, e Andreas era particolarmente felice, ma anche un po’ sorpreso, sul primo gradino del podio norvegese. Come è successo?
Può anche essere considerato l’idolo di Casa, poiché il Mondiale faceva tappa ad Hell, in Norvegia, per il sesto appuntamento stagionale, ma in realtà la vittoria “totale” di Bakkerud ha più una matrice tecnica che ambientale. Intanto più che una Nazione è il “Nord” dell’Europa che è patria indivisa di un folto numero di Campioni, siano essi svedesi, finlandesi oppure, appunto, norvegesi, e poi il grande passo avanti lo ha fatto il Team di Bakkerud, dotato della nuova Focus RX che si è rivelata “tremendamente” efficace sin dalla prima apparizione.
Più che dei vincitori, dunque, se vogliamo un po’ di suspense, bisognerebbe parlare degli “sconfitti”, mai come in questo caso “onorevoli” visto che la leadership del Rallycross di Hell era in un vicolo cieco.
Iniziamo dai più meritevoli, per scivolare pian piano verso le performances più critiche. Peugeot. Dovevano, sulla carta, essere i mattatori, i “killer” del Campionato. Nonostante la macchina più performante e specificamente approntata per affrontare il nuovo assetto del Mondiale, e nonostante l’”arruolamento” di Sébastien Loeb, la Squadra Peugeot-Hansen in questo momento rincorre. La macchina è nuova, e deve essere ancora “rifinita”, e Loeb deve fare la sua strada, è un asso ma deve pur acquisire confidenza con il nuovo ambiente.
Così resta Timmy Hansen il più forte, attualmente il Pilota in grado di sfruttare al meglio una 208 T16 WRX strapotente e quindi delicata da guidare. Il più grande dei fratelli terribili ha ottenuto una seconda posizione che ne rilancia il potenziale, e non dovremmo sorprenderci se, come la scorsa stagione, Timmy prenderà in mano la situazione. Vice Campione del Mondo lo scorso anno, se vuole migliorarsi…
In sofferenza, invece, Petter Solberg, che nell’anno in cui ha lavorato di più per adeguare la “vecchia” DS3 alla new age dei nuovi arrivati, soffre di un rendimento alternante. Il due volte Campione del Mondo, adesso secondo alle spalle di Ekstrom, deve vedersela non solo con Ekstrom, Timmy Hansen e Bakkerud, ma anche con l’ex compagno del WRC Sébastien Loeb, che lo minaccia da vicino e con grande regolarità, 5° nella finalissima, ed è sempre più vicino, come ai vecchi tempi… dei primi anni 2000!
A parte le due Peugeot 208 T16 di Hansen e Loeb, che hanno concluso rispettivamente al 2° e 5° posto, la finalissima era “popolata” da ben cinque tipi di Macchina, e oltre a Ford Focus, Audi S1 e Citroen DS3, la gradita sorpresa è rappresentata dal ritorno di Timur Tymerzianov, il migliore del Mondo quando il Campionato era… Europeo, con una Ford Fiesta. Il russo, a detta con grande fair play del vincitore Bakkerud, era il vero uomo da battere di Hell.
Dunque, Ekstrom sempre in testa al Mondiale con 125 punti, Solberg a cinque di distanza e ancora iconicamente sorridente, terzo ora è Loeb. Piccola pausa tecnica, e il Mondiale Rallycross riprende il primo week end di luglio, con l’appuntamento di Holjes, Svezia.